LE MEDIE: UNA NUOVA AVVENTURA

Cari ragazzi di quinta elementare,

in questo articolo vi vorrei accennare alcune cose sulla scuola media; io sono la prima che aveva infiniti dubbi e molte domande su come sarebbero state le medie. Il primo giorno di questa nuova avventura, ero decisamente spaventata per le novità che avrei dovuto affrontare; mi sentivo grande ma allo stesso tempo anche un po’ preoccupata, perché mi guardavo attorno e mi rendevo conto di essere infinitamente piccola, rispetto a quelli di seconda e terza media. L’unica cosa che posso dirvi, è che non dovete spaventarvi, anzi dovete essere orgogliosi di essere arrivati a questo traguardo e di fare parte di tutto ciò. Potrà capitarvi che in certi momenti, vi sembrerà di non farcela più, ma non dovete mollare perché le medie sono un piccolo passo verso un grande futuro. Ovvio dovete anche avere tanta voglia d’apprendere ed imparare cose nuove, ed essere sempre curiosi, ma soprattutto dovete rendervi conto che non siete più dei bambini coccolati, ma che siete dei ragazzi che stanno crescendo, affrontando la vita e diventando grandi ed indipendenti.

TRANQUILLI SOPRAVVIVERETE!!!

Anna Cecilia Conforto 11 anni

Crescere tra opportunità ed impegno

 

Consiglio questa scuola a tutti i ragazzi/e di quinta perché ti da tante opportunità facoltative. Io, per esempio, faccio il musicale e sto imparando a suonare il violino; già alla prima lezione me ne sono innamorato per il suo piacevole e melodico suono. Questa scuola ti da tante opportunità che, mettendoci un po’ di buona volontà, fruttano e ti fanno crescere.

Attenzione però, non è una scuola per scansafatiche che pretendono di sapere tutto senza muovere un muscolo.

Casarotto Pietro

11 anni.

“Come e cosa ti aspetti dalle scuole medie”:

 

Intervista a Ilaria di 10 anni classe quinta

Intervistatore: “Come ti aspetti l’ambiente della scuola nuova?”

Ilaria: Mi aspetto un ambiente accogliente.

Intervistatore:“Quali paure hai?”

Ilaria: “Di paure non ne ho ma spero di entrare subito in        collaborazione con i nuovi compagni”.

Intervistatore: “Come ti aspetti i rapporti con i professori?”

Ilaria: “Mi aspetto dei professori severi e che ci danno tanti compiti”

Intervistatore: “Ti piacerebbe andare a scuola anche al sabato?”

Ilaria: “Preferirei stare a scuola a fare i rientri al posto di andare a scuola il sabato”.

Intervistatore: “Senti la scuola come un obbligo?”

Ilaria: “No non la sento come un obbligo, per me è un’ opportunità per imparare”.

Giornalista:

Casarotto Pietro

11 anni

PERCHÉ BISOGNA AMARE IL MARE?

 

Dobbiamo pensare che i 2/3 terzi della superficie del mondo è ricoperta di acqua. L’attrazione della luna alza e abbassa l’acqua del mare creando le maree. Questo è favorito dal vento. Le correnti sono grandi masse d’acqua: la corrente più calda è la corrente del golfo dal Messico all’Europa Nord occidentale.

Il mare rappresenta una fonte di ispirazione artistica: esso racconta fatiche, passioni e sogni, suscita pensieri e riflessioni. Poeti, narratori, pensatori, artisti hanno cantato in ogni epoca il fascino, i pericoli, le emozioni, il mistero del mare. Infatti la maestosità del mare incanta, cattura, rapisce. Può essere la cosa più bella e cristallina ma al contempo trasformarsi nella forza più assassina e spietata del mondo. Basti pensare all’immane tragedie provocate dai maremoti.

Le coste sono le zone molto vicino al mare.

Ci sono due tipi di coste: le coste alte e le coste basse

Le  coste  alte sono  ripide e  rocciose. Non  hanno spiagge, perché le montagne  o  le  colline  arrivano fino al mare.

Le coste alte non hanno  strade, ferrovie, porti,città, perché  non  c’è  spazio per costruirli. È quindi  difficile  raggiungerle:bisogna scendere al mare a  piedi  oppure  arrivare con piccole barche.

Le  coste  alte  sono  spesso molto belle: hanno grotte e archi, perché  il  mare ha scavato le rocce.

Le  coste  basse sono  pianeggianti, scendono  dolcemente  verso  il  mare  e  hanno grandi spiagge di sabbia. I fiumi, infatti, portano al mare terra, pietre, sabbia, che poi il mare porta lungo la costa.

Le co-ste basse di solito sono molto popolate: ci  sono  strade, ferrovie, porti, città, perché  è  facile  raggiungerle e spostarsi da un posto all’altro.

Qualche volta sulle coste basse ci sono  lagune, che  sono  zone  in parte  separate  dal  mare  aperto, dove l’acqua è calma. Nelle lagune  ci  sono  anche  molte  piccole isole e vivono molti uccelli.

 

 

 

Il mare e il turismo

Nelle zone dove le coste sono basse, con larghe spiagge, e il clima è mite (non fa troppo freddo né troppo caldo) ci sono molti paesi e città dove tanta gente va in vacanza. Ci sono quindi molti alberghi, ristoranti, pizzerie, bar, negozi, discoteche, sale giochi, dove lavora la maggior parte degli abitanti. Quindi, sulle coste del Mediterraneo, è molto sviluppato il turismo e molte persone hanno un lavoro in questo settore dell’economia.

Il mare è una ricchezza per l’uomo, che non dobbiamo distruggere. Spesso però gli uomini sporcano (inquinano) il mare in molti modi:

  1. con le acque sporche dei paesi delle città (centri abitati). Sono acque che hanno detersivi e saponi, oppure sono le acque delle fogne;
  1. con le acque sporche delle industrie (che contengono molti veleni);
  2. con le acque sporche delle campagne (che contengono veleni contro gli insetti e concimi);
  1. con navi e petroliere (che perdono spesso petrolio, soprattutto negli incidenti).

Inoltre, la pesca può distruggere molti animali e piante che vivono in mare.

LE SUPERIORI: Un nuovo mondo

In quest’articolo voglio parlare di un argomento che mi ha recentemente riguardato: il passaggio dalle scuole medie a quelle superiori. Il liceo è molto importante per noi adolescenti, perché rappresenta la nostra prima scelta indipendente, che segnerà il nostro futuro. Per sceglierlo, abbiamo dovuto pensarci molto, chiederci cosa ci piace, cosa vogliamo fare, dove ci prefissiamo di arrivare e soprattutto se abbiamo voglia di studiare e di impegnarci. E a volte sbagliamo, perché ci rendiamo conto di non aver fatto la scelta giusta per noi. Ma l’inizio delle superiori rimane e rimarrà sempre un momento significativo per molti, me compresa. Quando si comincia quest’avventura, ci si sente grandi, ma ci si accorge che in realtà si è i più piccoli di tutti, il che mette un po’ in soggezione. Però è bello abituarsi a una nuova realtà, vedere da vicino il mondo dei teen-agers e farne parte, intraprendere un nuovo indirizzo con nuove materie, elaborare un nuovo metodo di studio, conoscere tante persone, fare nuove amicizie e lasciarsi trasportare dal nuovo ambiente. Io sono una liceale solo da pochi mesi, ma mi sono decisamente accorta del cambiamento che ho fatto e di come il mio modo di approcciarmi alla scuola, ai professori e alle persone è cambiato. Anche se faccio parte dei più “piccoli” mi sento grande, indipendente e in continuo cambiamento e maturazione. Ho sentito molto lo stacco dalle medie, perché indipendentemente dalla scuola scelta va fatto un miglioramento. Il che non è per nulla immediato, ognuno ha bisogno del proprio tempo, ma impegno e costanza sono elementi che vanno messi fin da subito per avere dei buoni risultati scolastici. L’approccio con nuove materie mai studiate prima è affascinante ma non facile: è un nuovo mondo che ci si apre davanti, e si può amarlo come odiarlo, quindi è molto importante scegliere con attenzione e consapevolezza che indirizzo di studi perseguire. Vanno considerate le proprie attitudini, ma bisogna anche prepararsi a scoprirne di nuove. Una volta che si entra nel mondo delle scuole superiori, non ci si annoia mai, perché non si fa parte di un’unica scuola, ma di qualcosa di più grande. E’ bello anche cambiare aria, sperimentare cose nuove, prepararsi a trascorrere degli anni magnifici e indimenticabili prima dell’età adulta, durante i quali forgeremo la nostra persona, condizionati da quello che vivremo e dalle esperienze che faremo. Insomma, adattarsi a questo nuovo ambiente così diverso da ciò a cui eravamo abituati non è né facile né immediato, ma resta un’esperienza di vita bellissima, tutta da vivere dando il meglio di sé, sia a scuola che fuori.

Emma Paganotto

14 anni

Schio, Vicenza