NUOVA SCUOLA, NUOVE AMICIZIE

Cari lettori è iniziata la scuola media anche per noi. Si è aperto un mondo a noi sconosciuto ma diverso da come c’è lo aspettavamo. Le amicizie non possono mancare in questo mondo perché servono a superare quei momenti in cui tutto si oscura.

Il primo giorno di scuola distingui il bene dal male conoscendo le persone più giuste per te!

Per rompere il ghiaccio inizia la conversazione con un complimento sincero, siamo sicuri che da li inizierà una piacevole conversazione.

State tranquilli vi possiamo assicurare che tutto è possibile, anche le amicizie!

Noi ci aspettavamo di essere escluse e in vece siamo qui a scrivere questo articolo in compagnia di tutte le classi della scuola prima-seconda-terza senza nostalgia delle elementari, che sono ormai un passato lontano.

L’amicizia è un mondo da scoprire pieno di brividi e fossi da affrontare insieme al tuo amico per poi gustare i frutti più dolci che offre.

L’amicizia è un dono fantastico perché se ti senti un po’ giù i compagni ti danno una mano.

Martina e Caterina

ALLA SCOPERTA DI GIAVENALE

La nosta prima uscita è stata alla fine di settembre, a Giavenale. La gita è stata costruita per aiutarci a conoscerci meglio l’un l’altro in questo nuovo ambiente scolastico; siamo partiti alle 8:15 e siamo tornati alle 16:30.

Durante il tragitto ci siamo fermati ad osservare la Roggia Maestra,un canale artificiale che arriva a Torrebelvicino. Dopo aver camminato per un po’ abbiamo fatto una sosta a Maglio di Giavenale per guardare una cartina di Schio e dintorni. Siamo andati a visitare alcune aziende agricole, fattorie e la giardineria Drago. Dopo la visita in una delle fattorie abbiamo fatto gli assaggi di vari tipi di formaggi.

Successivamente ci siamo rimessi in marcia verso una sala con una cucina, dove ci siamo preparati una bruschetta deliziosa. Dopo il pranzo siamo usciti a prendere un po’ di aria nel parchetto vicino. Abbiamo camminato ancora un po’ per poi fermarci ad assaggiare un po’ di mele. Subito dopo siamo recati nella giardineria Drago,appena entrati abbiamo visto le serre piene di fiori e alcuni animali come il tacchino, le papere e i conigli. Appena usciti dalla giardineria abbiamo fatto una attività sul colore dei fiori. In fine con molta calma siamo tornati a scuola.

Ci siamo divertite molto ed è stata una fantastica attività per conoscerci e capire i nostri compagni.

FAMA,GIULIA,SANDRA 1B- 1A.

UN NUOVO MONDO: FUSINANDONLINE

Un giorno ci arrivò un avviso chiedendoci la partecipazione al primo incontro del FUSINADONLINE.

Il giorno del’ incontro arrivò in fretta:i piedi ci formicolavano, nel nostro stomaco le farfalle facevano festa e il nostro cuore era invaso dall’emozione.

La professoressa accese la Lim e ci spiegò le responsabilità che un bravo giornalista deve assumere. Ci sentivamo dei piccoli lavoratori pronti a soddisfare ogni richiesta.

Arrivò a grande sorpresa un giornalista per aiutarci nella grande impresa che avremmo compiuto.

Ci aspettava un lungo percorso da affrontare coraggiosi come degli esploratori e curiosi come scienziati.

Con l’ occorrente necessario per affrontare ogni imprevisto pronti a tutto.

Caterina e Giulia 11 anni

LA PAURA DEL GRANDE CAMBIAMENTO

Questo articolo tratterà delle paure e dei timori,che tutti i ragazzi di quinta elementare hanno verso le medie.

Quando noi eravamo in quinta elementare, avevamo le vostre stesse paure, ma, dopo un paio di settimane abbiamo capito, che non c’era niente di cui spaventarsi.

Ci siamo riuniti, insieme, abbiamo, deciso di fare le seguenti domande ai ragazzi di quinta elementare, ora, proviamo a capire insieme a voi i timori verso le medie.

1-Di che cosa hai paura?
2-Come ti immagini i Prof e il preside?

3-Ai paura di prendere note?

4-Ai paura che i compiti aumenteranno

5-Pensi che ci siano bulli? Hai paura!?

6-Ai paura di non trovare amicizie?

7-Ai paura di essere escluso dai tuoi compagni?

8-Ai paura di perderti a scuola?

9-Ai paura dei ragazzi più grandi?

10-Ai paura di essere sospeso o essere bocciato?

-Queste domande sono state ideate per farvi ragionare sulle paure delle medie.

Speriamo che grazie a questo articolo hai ragionato sul cambiamento che presto farai.

” Le medie non sono cosi’ spaventose, anzi, quando entrerai a farne parte sarai molto felice.”

Benjamin, Anna, Jessica.

RAGAZZI AL SEGGIO

Venerdì 17 novembre si è tenuta l’elezione dei candidati per il Consiglio Comunale dei Ragazzi.

Il Consiglio Comunale dei Ragazzi è un progetto iniziato l’anno scorso dalla Cooperativa Primavera e dal Comune di Schio. Questo progetto è una nuova esperienza per imparare come funziona il Comune, come si prendono decisioni in Comune, i problemi all’interno della città e come migliorarli e tante altre cose.

Durante l’elezione sono stati intervistati candidati . Le principali domande sono state:

  • Se venissi eletto cosa faresti?
  • Perché hai voluto candidarti?

Alla prima domanda hanno risposto le tre liste candidature.

1° Lista (LA VOCE DELLE IDEE):

  • Organizzare concorsi fotografici
  • Laboratori e bancarelle il cui ricavato andrà alle scuole
  • Organizzare un cost-play (gara di costumi ispirati a fumetti e cartoni animati)

2° Lista (IL FUTURO NELLE NOSTRE MANI):

  • Aiutare i disabili
  • Contrastare l’uso di alcool e fumo
  • Migliorare il servizio mensa

3°Lista(PICCOLI GESTI PER UN GRANDE FUTURO):

  • Promuovere sport meno conosciti
  • Dotare la città dei cassonetti pubblici per la raccolta rifiuti
  • Dotare i parco giochi di attrezzature migliori

Da i dati si può ricavare che i candidati vogliono migliorare Schio e la propria scuola, quindi i nostri candidati si sono eletti per questo motivo.

Tuttavia è questo l’obbiettivo del Consiglio Comunale far sentire, ragionare i candidati come “piccoli sindaci”. Inoltre è una nuova esperienza per far nuove amicizie e mettersi alla prova. Auguriamo un in bocca al lupo ai candidati.

Ndao Adji Fatou

13 anni

VIAGGIO VERSO LA CULTURA E LA STORIA TEDESCA

Dopo tre anni di sudata preparazione al tedesco e racconti dei nostri coetanei, la tanto attesa gita a Landshut è arrivata.

Erano le 6 di mattina e tutta la 3^F si era riunita nel parcheggio antistante la Palestra Lanzi. Era un giorno molto freddo, l’aria era pungente e tutti avevamo le guance bordeaux.

Saliamo in pullman tutti agitati ed emozionati per la nuova esperienza che attendeva solo noi.

Durante il viaggio alcuni dormono e altri invece preferiscono ascoltare la musica oppure chiacchierare con il compagno a fianco. Scherzando e ridendo, tra pause e soste le sette ore passano velocemente e in men che non si dica il pullman parcheggia davanti all’ostello.

I ragazzi tedeschi ci accolgono calorosi e timidamente si avvicinano a noi per fare un po’ di conoscenza.

Dopo esserci presentati ci dirigiamo tutti al castello di Landshut per una visita al museo, molto interessante perchè era un opportunità per conoscere meglio la loro cultura e storia.

Dopo la visita la nostra giuda ci ha portati nel parco che in passato era riservato al sovrano della città per le stagioni di caccia.

Tornati in ostello ci sistemiamo e come veri tedeschi mangiamo alle 17:45, il tempo dopo la cena lo impieghiamo per giocare a calcetto o biliardo.

Il secondo giorno è stato veramente bello per tutta la classe, alle 7 precise i professori ci hanno svegliato e dopo aver fatto colazione ed esserci preparati abbiamo camminato fino alla St. Nikola Mittelschule , la scuola media del paese. Devo dire che quella scuola era veramente bella e colorata: proprio come la nostra!

Dopo aver fatto lo spettacolo musicale abbiamo mangiato tutti insieme e noi abbiamo dato i nostri regali ai nostri nuovi amici tedeschi.

Al pomeriggio, dopo aver visitato il municipio e la chiesa, abbiamo di nuovo incontrato i nostri amici per un giro e per fare compere tutti insieme.

Dopo due ore passate a divertirci e a ridere ci siamo dovuti salutare, promettendoci di rivederci a Maggio e di restare in contatto. Quando verranno in Italia li porteremo a scoprire il nostro meraviglioso territorio. Nel mentre, attendiamo il loro arrivo con impazienza.

La stessa sera ci siamo recati nella Birreria Augustiner per una gustosissima cena a base di tipico cibo tedesco.

Il terzo giorno, purtroppo anche l’ultimo, abbiamo preso il pullman per recarci a Monaco di Baviera per una visita della città.

Quando arrivammo i professori ci portarono a vedere la facciata della Chiesa più importante della città, anche se era ricoperta per la maggior parte da impalcature, devo dire che era veramente maestosa.

Dopo averci fatto le giuste raccomandazioni gli in segnanti ci hanno lasciato del tempo libero per fare acquisti.

Ci siamo sparpagliati per la città stracolma di turisti, c’è chi si è fiondato a bere un caffè e chi invece ha preferito prendere dei ricordi da portarsi a casa.

Per pranzo siamo andati in una tipica birreria per mangiare dei tradizionali Wurstel e patatine fritte.

Dopo aver mangiato siamo ritornati al nostro pullman e tra qualche lacrimuccia abbiamo salutato Monaco pronti per avviarci verso Schio. Siamo arrivati verso le dieci di sera…stanchi ma incredibilmente felici per il nostro piccolo grande viaggio dove ognuno ha messo da parte le proprie divergenze ed è riuscito a stare anche con compagni che aveva sempre ignorato essere simpatici.

Camilla, 13 anni

Tommaso, 13 anni

UN INIZIO CHE NON DIMENTICHEREMO…

Il primo giorno di scuola siamo entrate emozionate e un po’ spaesate in cortile e, per sentirci piu’ sicure, abbiamo cercato i nostri vecchi compagni di classe, mentre dal cancello i nostri genitori ci guardavano più emozionati di noi. Con i nostri amici siamo andate nello spazio riservato alle classi prime.

Alle ore 8.00 è suonata la campanella e uno ad uno sono arrivati i professori e ci hanno invitato a seguirli in auditorium insieme ai nostri genitori.

Il preside, prof. Grotto ha fatto un breve discorso introduttivo, poi ha fatto l’appello classe per classe e tutti i ragazzi con i propri insegnanti si sono spostati nelle aule.

Noi abbiamo raggiunto la nostra classe con la prof. di italiano e di geografia, abbiamo preso posto nei banchi (disposti a isole) e abbiamo iniziato a guardarci attorno incuriositi, …….. le prof. si sono presentate, ci hanno detto le materie che insegnavano e ci hanno proposto un gioco di conoscenza. Tale gioco consisteva nello scrivere su un foglio le nostre passioni e i nostri hobby, poi dovevamo leggere ad alta voce quello che avevamo scritto e verificare se qualche compagno aveva le nostre stesse passioni.

Poi finita l’ora siamo andati nel campo d’atletica all’aperto e dove ci siamo sfidati con altre classi attraverso vari giochi.

In uno dei giochi dovevamo completare un puzzle con la lettera della sezione e in ogni tessera era indicato il nome di ogni persona della classe.

Il gioco successivo consisteva nello scrivere tutti i nomi e cognomi in ordine alfabetico dei componenti della classe, poi abbiamo fatto molti altri giochi per conoscerci.

Finite le attività, con tutte le classi prime ci siamo scambiati un “cinque” e la paura iniziale era svanita.

Successivamente è giunta l’ora della ricreazione dove abbiamo fatto nuove conoscenze e ci siamo anche ritrovati con i nostri vecchi compagni.

Finita la pausa, siamo andati in aula con alcuni prof. i quali ci hanno suggerito del materiale scolastico da comprare, quello che useremo durante l’anno scolastico.

Come un lampo sono arrivate le ore 13.00 e il primo giorno di scuola era finito e siamo andate a casa, dove abbiamo raccontato con entusiasmo la giornata ai nostri genitori… la prima impressione è stata talmente positiva che non vedevamo l’ora di ritornare il giorno dopo.

Giulia, Greta, Rossana (11 anni)

IL FORUM DEI MESTIERI PER NOI

IL FORUM DEI MESTIERI PER NOI

Il 29 novembre al lanificio Conte si è tenuta l’inaugurazione del Forum dei Mestieri, progetto a cui hanno partecipato anche le scuole secondarie di 1 grado di Schio, compresa la nostra.

A rappresentare la scuola Arnaldo Fusinato in questo importante evento, siamo stati noi ragazzi x, che ci siamo impegnati e abbiamo messo in gioco tutte le nostre capacità per raggiungere un obbiettivo comune: quello di scoprire al meglio cos’è il lavoro.

Per farlo, ci siamo riuniti attorno ad un tavolo e abbiamo iniziato a farci delle domande, apparentemente banali, alle quali però è stato difficoltoso trovare un risposta.

Ecco alcune domande che ci siamo posti:

“Che cosa significa lavorare?”, “Perché bisogna lavorare?”, “Perché questo Forum ci serve?”.

Insieme, siamo giunti a delle risposte significative, dando ognuno un proprio contributo per unire tutte le idee in un punto chiave.

Per avere la conferma che quello a cui siamo arrivati fosse corretto, abbiamo intervistato 120 persone che lavorano nei negozi del centro storico di Schio e che quindi sono già inserite nel mondo del lavoro.

Dai dati raccolti, abbiamo fatto altre scoperte interessanti, come ad esempio il fatto che la maggior parte delle persone ha risposto di lavorare “per garantirsi un tenore di vita migliore”. Tra queste, coloro che lavorano con le persone hanno risposto: “per seguire le proprie vocazioni”mentre coloro che lavorano con le mani, e che quindi mettono in gioco la loro creatività, sono quelle per cui il lavoro diventa gioia.

Dopo queste osservazioni, abbiamo proseguito realizzando i testi, necessari per far capire al pubblico quello che abbiamo appreso noi ragazzi x durante questi mesi.

È stato difficile riuscire a mettere su carta tutti i pensieri che ci passavano per la mente, ma la voglia di condividere un’idea cosi fondamentale per la società, ha spinto noi ragazzi a dedicarsi al massimo a questo progetto.

Finita questa fase di preparazione dei testi,abbiamo esposto tutte le conclusioni a cui siamo giunti davanti a moltissimi genitori, ai Dirigenti delle scuole, al vicesindaco e soprattutto, davanti a moltissimi lavoratori.immagine-missiobn-forum

 

 

COSA CI VOGLIONO DIRE GLI ADULTI

Concluso il Forum, siamo andati ad intervistare alcune persone del pubblico per vedere le loro reazioni in merito alla nostra esposizione.

Ecco alcune interviste che abbiamo realizzato.

“Sono lieto di aver dato a voi ragazzi un’ opportunità cosi notevole come il Forum dei Mestieri – ci dice il Dirigente dell’Istituto Arnaldo Fusinato, Silvio Grotto –“Ho preso ispirazione dalle idee che mi ha proposto William Salice e sono molto orgoglioso di quello che i miei ragazzi hanno prodotto”

Francesco De Stefani, notaio che ha spiegato il proprio lavoro al Forum, dice:”Sono contento di avervi dato un consiglio su come scegliere la strada da intraprendere. Sono stato veramente sorpreso di quello che siete riusciti a trasmettere a tutti noi”

Un impiegato bancario che era presente al Forum, ci spiega:” Sono venuto qui al Forum con mia figlia. Me lo aveva già accennato e visto che l’anno prossimo dovrà scegliere che scuola superiore frequentare, ho deciso di venire qui con lei. È stato molto interessante e penso lo sia stato anche per mia figlia”

La mamma di una ragazza x che ha esposto il lavoro, ci dice:”Il Forum è stato stupendo, i ragazzi hanno fatto un lavoro magnifico e penso sia arrivato a tutti noi il messaggio che volevate trasmettere. Complimenti!”

Infine, abbiamo intervistato un libero professionista che ci ha consigliato:”Penso che per scegliere bene di cosa fare del proprio futuro, si debba avere consapevolezza di ciò che si sta affrontando. Se non si usa la testa, non avremmo mai niente in cambio dalla vita”

 

Favaretto Anna, 13 anni

IO RISPETTO, TU RISPETTI… TUTTI SIAMO FELICI

 

 

Martedì 14 novembre la professoressa Rossi ha sostenuto a noi, classe terza, un discorso a base del rispetto verso noi stessi e quello altrui.

Riflettendo sui vari punti del discorso ho capito che il rispetto per gli altri è la base fondamentale per convivere civilmente in una società; fin dall’antichità l’essere umano si deve confrontare con una comunità di altre persone: questo comporta regole e limitazioni ben precise. Se tutti si comportassero come se fossero le uniche persone sulla terra e dovessero occuparsi solo di loro stessi senza dar conto a nessun altro la società andrebbe verso la rovina totale.

È palese secondo me che un’educazione alla convivenza deve avvenire soprattutto fra i giovani, ma con il passare delle generazioni, i ragazzi sembrano peggiorati, un esempio lampante: l’aumento di fenomeni di bullismo fin dalle scuole elementari o anche l’abbassamento dell’età media dei ragazzi in riformatorio. Secondo me, se i ragazzi di oggi si comportano in questo modo è colpa soprattutto dell’educazione che essi hanno ricevuto nel corso degli anni: se i genitori sono stati troppo permissivi o, al contrario, troppo oppressivi il ragazzo è cresciuto nel primo caso con la convinzione che tutto gli sia dovuto e che ha il diritto di fare quello che vuole, mentre nel secondo caso con una voglia incredibile di ribellarsi.

Ma non sono solo questi i casi, per esempio anche nella vita di tutti i giorni si vedono piccole infrazioni alle regole della comunità: buttare una cartaccia per terra, salire su un pullman di linea senza biglietto o ancora scaricare musica illegalmente. Però siamo ormai arrivati alla condizione in cui non ci rendiamo nemmeno più conto dell’illegalità, o più semplicemente della gravità delle nostre azioni.

Per educare i figli in modo appropriato è necessario far loro capire l’importanza di frequentare la scuola, ma non basta, se non sono i genitori stessi a dare per primi il buon esempio per far sì che i loro figli si rendano conto che sono dei veri e propri “cittadini del mondo”.

Ripensando alle parole della professoressa ho compreso che il rispetto di se stessi è l’elemento più importante in assoluto, perché quando si ha rispetto di se stessi quello che gli altri pensano di noi diventa irrilevante. Non mi riferisco alle critiche positive e costruttive perché queste sono davvero rare. La maggior parte delle critiche che riceviamo sono critiche fatte per buttarci giù, critiche nate dalla frustrazione di chi non ha avuto magari il coraggio di inseguire i propri sogni o il più delle volte da coloro che non riescono a pensare così in grande come noi e che si sentono talmente piccoli che il nostro coraggio li infastidisce.

Riuscire a distaccarsi dalla critica degli altri è assolutamente indispensabile e il rispetto di se stessi è la chiave.

Il più delle volte sappiamo cosa significa “rispettare gli altri”, ma non sappiamo cosa significa “rispettare noi stessi” o ancora peggio, cercando sempre di rispettare gli altri dimentichiamo di rispettare la nostra persona e la cosa più importante è che nessuno ti rispetterà se non sei tu per primo ad avere rispetto di te stesso.

Avere rispetto di se stessi, secondo me, significa conoscerci a fondo, comprendere i propri valori, i propri desideri, i propri sogni, conoscere qual è la nostra natura, qual è la nostra personalità ciò che ci piace e che non ci piace, dove vogliamo andare e soprattutto ciò che è molto importante per noi e, agire di conseguenza, come se quelle cose fossero importanti, impedendo a chiunque non le ritenga rilevanti di intromettersi nella nostra vita.

Angelina Ginevra, 13 anni, ginevra.angelina@icfusinato.gov.it

PERCHE’ MI PIACE LEGGERE

 

 

Ciao, sono Sofia e vi scrivo “il perché leggere”.

Sono sicura che molti di voi non capiscono il motivo per cui bisogna leggere: sicuramente bisogna leggere per imparare, per capire come si struttura un libro, ma soprattutto per imparare ad

immaginare e teletrasportarsi in un mondo completamente diverso dal nostro, sconosciuto a noi e per vivere avventure mai vissute, emozionanti. Leggere un libro può, anche se per un minuto, distaccarvi dal mondo reale che pian piano si autodistrugge.

Se però siete preoccupati per grammatica o antologia vi posso assicurare che leggere vi aiuterà a migliorare il lessico: ecco perché adoro i libri!

Spero che abbiate capito quello che vi volevo trasmettere e buona lettura!

Sofia, 12 anni