Week4Us: intervista al Preside

La settimana alternativa è stata istruttiva per gli alunni o per gli insegnanti?

Per entrambi.

 Di chi è stata l’idea della Week4Us?                                                              

È stata in parte mia e in parte della commissione insegnanti.         

Dato che ai ragazzi è piaciuta questa esperienza l’anno prossimo si potrà rifare?

Certo! Potremmo farne anche due.

Quando lei aveva la nostra età ha mai fatto un’esperienza simile?

Ai miei tempi la scuola era semplicemente stare seduti ai banchi a studiare, il massimo di svago era fare una piccola gita all’anno.

È stato complicato organizzare tutto il lavoro?

Molto, perché bisogna interrompere il normale svolgimento delle giornate, bisogna collegare i professori ai propri laboratori e alle rispettive aule. Inoltre ci sono 430 alunni da accontentare …

Da dove è nato il logo?

Abbiamo preso ispirazione dall’Uomo Vitruviano di Leonardo Da Vinci, nella sua concezione di uomo al centro di tutto; infatti lo slogan di questa settimana è stato“sei disposto a metterti in gioco?”

 

La “chicca” della vicepreside…

“Se avessimo cinque ragazzi ,e chiedessimo a ognuno di loro di dirci i laboratori che sceglierebbero tra  A, B, C, D ed E siamo tutti sicuri che comunque qualcuno non sarà del  tutto  accontentato.  Se un ragazzo sceglie A, un altro D o B , una C e gli altri due E oppure A, siamo convinti che qualcuno alla fine avrà da ridire. Il problema e che voi non siete in cinque, ma in circa 430, e siccome nella vita non sempre sarà come noi vorremmo che fosse, bisogna imparare fin da ragazzi ad accontentarsi. Il tema di questa settimana era mettersi in gioco, e noi professori dobbiamo insegnarvi come fare.

Non accettiamo i “non lo so fare” o i “non voglio farlo”, quindi speriamo che capirete che noi cerchiamo di accontentare il più possibile le vostre richieste, ma voi dovete almeno provare a mettervi in gioco e impegnarvi il più possibile in tutto quello che fate.”

 

Redazione classe seconde