Una speranza per Amatrice

Terminata l’esperienza “fisica” della mostra “Una speranza per Amatrice” (che ha permesso di raccogliere in sole 3 ore ben 712 euro in favore degli abitanti di Amatrice), dato il buon esito dell’evento, si è deciso di rendere quest’ultimo “virtuale”, pubblicando in questa sede tutti i materiali realizzati per l’occasione dalla classe 3F dell’ICS Schio 2 – S.S. di 1° grado “A. Fusinato”. Tale scelta si fonda su due aspetti: mantenere, in primo luogo, una traccia dell’impegno profuso dai realizzatori; ricordare, in secondo luogo, ai lettori di questo sito che, a poche centinaia di chilometri da noi, qualcuno ha ancora bisogno dell’aiuto dei propri connazionali.

L'articolo pubblicato sul Giornale di Vicenza
L’articolo pubblicato sul Giornale di Vicenza

La mostra, pubblicizzata anche grazie ad un articolo pubblicato sul Giornale di Vicenza, dopo una brevissima parte introduttiva nell’atrio della scuola, si divideva in tre settori:

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Un poster contro il bullismo

Come attività scelta per lo svolgimento di una u.d.a. integrata (che coinvolge, intrecciandole tra di loro, più discipline: in questo caso italiano, inglese, tedesco e arte), gli alunni di 3F si sono cimentati nella realizzazione di un poster contro il bullismo. Grazie a questi elaborati, gli studenti hanno cercato di veicolare un messaggio contro questo problema tipico dell’età adolescenziale, cercando di portare alla luce le regole base del vivere insieme: rispetto, ascolto, condivisione… pubblichiamo in questa sede virtuale il risultato di questa fatica, per condividere con tutti i contenuti “scoperti” dai ragazzi.

 

 

 

Week4us: vivere la scuola in modo diverso

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La week4us  è  una settimana alternativa che si svolge  l’inizio del secondo quadrimestre, e precisamente quest’anno, dal 30 gennaio  al 1 febbraio; ci sono stati , poi, altri 3 giorni,  dal 2 al 4 marzo dedicati allo sport.

In queste occasioni abbiamo svolto  dei laboratori attraverso i  quali abbiamo potuto  fare esperienze nuove che ci hanno aiutato  a  scoprire quali erano le nostre doti .

Durante la settimana alternativa abbiamo avuto occasione  di incontrare dei  professionisti , rappresentanti del mondo del lavoro, del volontariato, le forze dell’ordine, questo ci  è servito per conoscere realtà diverse, capire il lavoro dei adulti e scoprire nuovi modi di vivere.

Il resto della mattinata abbiamo partecipato a diversi laboratori durante i quali abbiamo lavorato  in gruppi di compagni di altre classi.

Tanti sono stati i laboratori, per esempio , uno delle classi prime si intitolava  “ Musica creativa”; ritmo   e suono  sono stati trasformati da semplici strutture grafiche in movimenti coordinati, e poi, con un po’ di fantasia e creatività, sono diventati  ritmi e suoni.

Un ‘altro laboratorio, al quale  hanno partecipato le classi prime, è stato “Giochi matematici” durante il quale  i ragazzi gareggiavano con  i numeri, affrontando sfide logiche.

Le classi seconde hanno partecipato al laboratorio “Scultura in gesso” ed hanno realizzato a partire dalla polvere di scagliola piccole sculture in gesso, incidendo, modellando e scalfendo la sua candida superficie.

Il teatro è stata un’occasione per esprimerci con  semplici  giochi teatrali abbiamo imparato a conoscerci e a sorprenderci.

Le terze   hanno affrontato una materia che studieranno poi alle superiori: la  fisica. A  partire dall’osservazione diretta, hanno  formulato  ipotesi che hanno, poi, verificato seguendo e rispettando le regole del metodo scientifico.

Sempre le classi terze hanno imparato un’altra lingua “Il latino ” scoprendo l’origine antica i molte delle nostre parole

Ovviamente i laboratori cambiano ogni anno.

Noi ci siamo divertiti moltissimo e sicuramente è una esperienza che ci resterà come una esperienza costruttiva e una modalità di affrontare situazioni inconsuete e nuove.

AMINA RABEH ANNI 13

SELMA MIFTAROSKA ANNI 13

DAJANA ZARIC ANNI 12

IO, LUCIA SCOPRO COSA SIGNIFICA VIVERE IN UN PAESE CHE NON DA SPERANZA

INTERVISTA A MARY

Questa è l’intervista che ho fatto in preparazione agli esami.                     Ho intervistato Mary che è una ragazza che è stata aiutata dalla cooperativa Belfiore dove lavora mia mamma. In questa cooperativa vivono anche altre ragazze o ragazzi, alcune di esse hanno avuto un bambino da pochi giorni, mentre una mamma ha fatto il viaggio in barcone con suo figlio che ora ha 4 anni.

È stato molto emozionante intervistarla perché raccontava realtà che pensavo molto lontane da me… buona lettura!

  1. Come si chiama? Mary
  2. Quanti anni ha? 23
  3. Da quale paese viene? Nigeria
  4. Per quali motivi è emigrata dal suo Paese? Ero orfana e la mia matrigna mi disse di andare in Libia perché li avrei trovato lavoro.
  5. Perché ha scelto di venire in Italia? Non avevo scelto io, mi trovo qui e mi va bene.
  6. Si è spostata dal suo Paese da sola o in compagnia di amici/famigliari? Sono andata in Libia da un’amica di mia madre credendo di trovare un lavoro, ma quello che dovevo fare era prostituirmi e io non volevo farlo. Per fortuna ho trovato un ragazzo che mi ha aiutata e mi ha convinta a prendere il barcone.
  7. Da quanto tempo si trova in Italia? Quasi un anno.
  8. Quale attività svolge? Lavoro nella cooperativa Belfiore, faccio dei laboratori in cui imparo a fare qualche mestiere e faccio un corso di italiano.
  9. Dove alloggia? Da sola o con altre persone? E’ stata assistita e aiutata a trovare un alloggio, una sistemazione? Vivo a Schio con altre ragazze dalla Nigeria. La sistemazione l’ho trovata grazie ai punti di smistamento
  10. Ha trovato in Italia ciò che si aspettava quando è partita dal suo Paese? Non avevo aspettative perché in Nigeria non avevo amici e familiari, perciò l’unica aspettativa era di trovare un tetto dove vivere, del cibo e degli amici.
  11. Ha rimpianti? Ha nostalgia del suo Paese? Non ho ne rimpianti ne nostalgia.
  12. Quali sono stati o quali sono i problemi maggiori che ha dovuto o deve affrontare? Non ho trovato problemi.
  13. Che tipo di rapporto ha stabilito con la gente del posto ( quartiere/paese)? Vado in chiesa a Vicenza e trovo gente del posto e della Nigeria o dall’Africa in generale e perciò inizio a legare.
  14. E’ stata vittima di qualche episodio di intolleranza? Quali, secondo lei, le cause? Quali le sue reazioni? No qui in Italia, ma in Nigeria sì.
  15. Secondo lei, quali potrebbero essere gli interventi dello Stato italiano per migliorare le condizioni di vita degli immigrati? In Nigeria non avevo soldi e/o cibo, perciò lo Stato italiano mi sta trattando più dignitosamente rispetto alla Nigeria e all’Africa.

IL VIAGGIO IN BARCONE:

Non51f12a946eae7529a6d6d204f2904666_orig ero consapevole di che cosa volesse dire prendere il barcone e non sapevo dove ero diretta. Ero spaventata ma fortunatamente sono riuscita ad attraversare il mare e ad arrivare incolume  in Italia grazie anche al fatto  che solitamente i soccorritori danno priorità a donne e bambini!

Il barcone, generalmente, è diviso in settori quelli più alti sono quelli più vivibili ed è per profughi che hanno già pagato il viaggio o che hanno accordi particolari con chi lo organizza; il peggiore è il settore più basso, dove i profughi sono stipati l’uno all’altro. Molti non riescono a sopravvivere e chi invece resiste si trova a condividere lo spazio con cadaveri e/o persone ammalate. Molti profughi infatti si ammalano di tubercolosi o nel migliore dei casi prendono la scabbia, durante il viaggio può succedere che donne partoriscono ma solo poche riescono a portare in salvo anche i loro piccoli.

Una volta arrivata sono riuscita a ricevere assistenza, poi sono stata presa in carico insieme a molte altre persone dalla prefettura di Vicenza e da lì sono stata trasferita e accolta in una cooperativa di Schio. Ora vivo in un appartamento con altre richiedenti asilo e aspetto l’esito dell’udienza per la richiesta del permesso di soggiorno definitivo. Se l’esito è positivo potrò risiedere in Italia, avrò la possibilità di cercami un lavoro e costruirmi una

nuova vita per un minimo di sei mesi ad un massimo di 5anni (rinnovabili) al contrario dovrò ritornare in Nigeria… dove il futuro è molto incerto!

 

LUCIA BUSON

ANNI 13

Una speranza per Amatrice

Finalmente disponibile sul giornalino online della Fusinato il clip pubblicitario ideato, progettato e realizzato dalla classe 3F, al fine di promuovere la mostra/raccolta fondi “Una speranza per Amatrice”, che si terrà sabato 20 maggio 2017, dalle ore 9.00 alle ore 12.00 presso la sede centrale dell’ICS Schio 2.

Il Consiglio comunale dei ragazzi partecipa al ricordo della Liberazione

Il giorno 25 aprile 2017 noi ragazzi del Consiglio Comunale di Schio ci siamo incontrati per ricordare Il giorno della liberazione.
La cerimonia si è svolta nel Sacrario militare di Santissima Trinità. Abbiamo sfilato assieme al preside, agli alpini e al sindaco di Schio e a molte altre associazioni tutte riunite per ricordare questo giorno importante della nostra storia.
Questa importantissima festa serve per ricordare chi è venuto prima di noi e si è sacrificato per combattere e sconfiggere il fascismo e liberare l’Italia.
I discorsi pronunciati sono stati tanti e da tante persone fra cui il sindaco dei ragazzi di San Vito, il rappresentante nazionale dell’Anpi (Associazione nazionale partigiani d’Italia) e il sindaco di Schio e di San Vito.
Tutti questi discorsi ci hanno insegnato che dobbiamo rispettare e onorare la memoria di chi ci ha preceduto.img_20170425_095520
NICCOLÒ NAVONE (12 ANNI)

LA NOSTRA ESPERIENZA AL CONSIGLIO COMUNALE DEI RAGAZZI

LA NOSTRA ESPERIENZA
AL CONSIGLIO COMUNALE DEI RAGAZZI

Ecco una spiegazione su cosè il C.C.R. da parte dei nostri ragazzi:
Lo scopo del CCR è quello di far conoscere ai ragazzi meglio il mondo della democrazia, creare la “politica dei ragazzi”.
Questa deve essere una occasione per noi di capire il valore della condivisione; capire che condividere esigenze, imprese, sogni,obiettivi vuol dire costruire, in un clima di pace il proprio futuro. Insieme, cominciando dalla nostra piccola realtà, ragionando e producendo delle idee per migliorare la nostra Schio giungeremo a capire che siamo noi ragazzi i responsabili dell’Italia futura
Il C.C.R. è composto da alunni eletti dai compagni delle 3 scuole medie di Schio: Tessitore, Battistella e Fusinato.
Ci incontriamo ogni 3 settimane dalle 15:30 alle 18:00 presso la sala consigliare del Comunale di Schio.
La prima volta che ci siamo incontrati abbiamo fatto dei giochi per conoscerci dato che eravamo di scuole differenti: giocare insieme è stata il modo per creare e infondere lo spirito di squadra per abbattere ogni diffidenza e avere fiducia gli uni negli altri.
La seconda volta abbiamo fatto un gioco diverso, ci è servito per imparare l’importanza di credere e quindi difendere e portare avanti le nostre idee; questo non significa imporle agli altri, ma cercare sempre un accordo con le idee degli altri perché il rispetto è fondamentale per il vivere democratico e lo scambio è arricchimento personale.
La terza volta, abbiamo incontrato alcuni assessori del Comune di Schio (Sergio Rossi: responsabile dell’area Urbanistica – Lavori Pubblici – Edilizia Privata; Cristina Marigo: responsabile dell’area Sociale – Politiche della Famiglia – Città dei Bambini e Aldo Munarini: che si dedica al Servizio Politiche per lo Sport.
All’iniziativa eravamo molto interessati, così abbiamo deciso di metterci in gioco e provare questa nuova esperienza assieme. Sicuramente con il supporto di tante altre persone che hanno molta esperienza, lavoreremo per rendere Schio un posto migliore, che risponda anche alle esigenze degli adolescenti.
Ci è piaciuto molto intervistare gli assessori e i collaboratori del Comune di Schio e fare un gioco “sul dibattito” per imparare a prendere una decisione.
Nei prossimi incontri conosceremo meglio cosa accade in un vero consiglio comunale.
A settembre ci saranno delle nuove elezioni con le quali si elegerà il sindaco dei ragazzi e la giunta
sono orgoglioso perchè sono stato eletto di miei compagni, perchè posso fare una nuova esperienza con a quale mi posso confrontare e mettere in gioco.
ALESSANDRO (11 ANNI)
ERIKA (12 ANNI)
LINDA(11 ANNI)
NICOLO’ (11 ANNI)

Dal canestro alla famiglia: ISABELLE YACOUBOU

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Durante la week4sport tenutasi nei primi giorni di marzo, sono venuti molti esperti tra cui la giocatrice professionista di pallacanestro Isabelle Yacoubou con il suo manager e il presidente del Coni di Vicenza.

La ragazza nasce in Africa in una famiglia con ridotte possibilità economiche, per seguire il sogno del basket, si trasferisce in Francia e lì rimane fino al 2010. Una volta giunta in Italia comincia a giocare per il Famila basket di Schio e viene nominata campionessa italiana nel 2011.

Vanta un argento alle olimpiadi di Londra 2012, un oro agli Europei in Lettoni nel 2009, un bronzo in Polonia nel 2011 e due argenti: il primo in Francia nel 2013 e il secondo in Ungheria nel 2015.

Essendo una professionista di fama mondiale ebbe la possibilità di giocare anche in Russia, Spagna e Cina, tornando sempre però in Italia. La giovane Isabel adottò un bambino e durante la sua presentazione ha risaltato il suo impegno di mamma e giocatrice allo stesso tempo. Spesso i figlio fa capolino in palestra, seguendo la madre durante gli allenamenti. Questo dimostra l’importanza della famiglia per Isabelle e la disponibilità dei Dirigenti del Famila Basket.

Questo ha suscitato in noi anche un senso di rispetto e ammirazione nei confronti di una persona così determinata e piena di risorse. Ci ha fatto capire, inoltre che siamo fortunati a stare in Italia perché in altri paesi, anche se presentano altri punti di forza, fanno allenamenti e hanno uno stile di vita molto più rigido. Per esempio, in Cina, l’intera squadra è stata mandata in campi militari per aver contestato la decisine dell’arbitro. Nonostante ciò gli altri paesi sviluppano un profondo interesse per ciò che caratterizza la sua e la nostra vita qui in Italia!

MATILDE 13 ANNI

KATARINA 13 ANNI

MARTINA 13 ANNI

Diversi modi per essere abili…Danceability!

La DanceAbility è una tecnica di danza contemporanea che permette a persone abili e disabili di incontrarsi per danzare insieme. Non è una terapia, ne una “danzaterapia”, ma un espressione artistica e creativa vera e propria.

-IL REGALO DELLA DANCEABILITY E’ IL CONTATTO CON I LIMITI-

Da quello che noi studenti abbiamo visto è che tutti i ballerini si sono fatti trasportare dalla creatività,musica e immaginazione. E’ stata un’esperienza indimenticabile e unica, ci ha insegnato che nessuno anche se ha disabilità deve abbattersi ai limiti che la vita ci presenta;bisogna essere positivi e non abbattersi, quindi anche se cadiamo o sbagliamo dobbiamo essere in grado di rialzarci e continuare. Non bisogna fermarsi all’ aspetto esteriore perché il bello delle persone è dentro di ognuno di noi. Pensare e agire con il cuore ci rende tutti uguali; l’abbiamo capito dalla luce dei loro occhi mentre ballavano.

-MOLTO DIVERTENTE SEMBRA CHE OGNI PERSONALITA’ ESCA LIBERA-

ELENA 11 ANNI

SOFIA 11 ANNI

ALIDA 11 ANNI

ANNA CECILIA 12 ANNI

Eroi di oggi…direttamente dall’Iliade

Il 21 Marzo le classi noi alunni delle classi prime abbiamo assistito alla rappresentazione teatrale “ EROI “

Interpretata da Andrea Pennacchi e accompagnato da due musicisti: uno suonava la fisarmonica, e uno la chitarra.

L’attore ha narrato il matrimonio tra Peleo e Teti, in cui la dea della discordia, Eris, non era stata invitata, e per vendicarsi lancia una mela d’oro con sopra scritto “alla più bella”. Inizia così il litigio fra Era, Atena e Afrodite, e a fare da giudice interviene Paride, un bellissimo principe figlio di Priamo, che valuta le promesse delle dee: Era gli promette la saggezza, Atena la forza, Afrodite l’amore per la donna più bella.

Paride sceglie Afrodite, e successivamente rapirà Elena, la bellissima moglie di Menelao, le altre due dee si arrabbiano e chiedono ai greci di attaccare la sua città:

inizia così la guerra di Troia.

In seguito a questo argomento iniziale, Andrea Pennacchi ha raccontato molti altri episodi, tra cui quello finale: la vendetta da parte di Achille nei confronti dell’amico Patroclo.

Questo racconto è stato molto coinvolgente e interessante, è stato come fare un ripasso, anzi qualcuno di noi, grazie agli attori ha preso sette nell’interrogazione !!!!!!!! Abbiamo ascoltato tutti con interesse e curiosità e l’attore ha narrato con talento ma soprattutto armonia è stato meglio che ascoltare una lezione.

Spero si possa ripetere più avanti un’uscita a teatro come questa, magari la prossima volta sull’Odissea.

Schio16

PIETRO 11 ANNI

LINDA 11 ANNI