Se cercate un laboratorio dove esprimere la vostra fantasia audiofiabe fa per voi.
Nel laboratorio gestito dai prof. Costa, Maisto e Agnolin si cerca di riprodurre una poesia con una base sonora e delle tavole illustrative.
Sono 17 gli alunni in totale,9 di prima e 8 di seconda.
C’è da dire però, che nella maggior parte dei casi, non è stata accontentata la preferenza espressa dagli alunni, di cui molti non avrebbero voluto partecipare al laboratorio “audiofiabe”.
Per realizzare il lavoro finale dovranno creare un video contenente le immagini che fungono da impersonificazione del testo, effetti sonori e i realizzatori reciteranno la poesia.
Le difficoltà che vengono riscontrate più frequentemente sono quelle di saper gestire il tempo ed essere creativi.
Le abilità che favoreggiano la produzione del lavoro finale sono, come ha dichiarato la prof. Agnolin, saper usare la propria fantasia e mettersi in gioco nella lettura.
In questo articolo c’è il contenuto dell’intervista alle collaboratrici scolastiche della scuola Secondaria Fusinato, che hanno gentilmente risposto alle nostre domande.
Come si trova a lavorare in questo Istituto?
Sebbene un po’ caotico, mi trovo bene. (Maria)
C’è sempre tanto movimento, ma mi trovo bene anch’io. (Antonella)
Sono contenta e mi trovo bene.(Daniela)
I ragazzi sono educati nei vostri confronti?
C’è qualcuno che ci fa un po’ arrabbiare e non è molto educato con noi… ma il resto, per fortuna, copre questa imperfezione e la colma (tutte insieme)
Avete un consiglio da dare ai ragazzi?
Non fare mai agli altri quello che non vorresti venisse fatto a te. (Maria e Antonella)
Magari qualche volta un po’ di rispetto verso le altre persone. (Daniela)
P.S.: Per cortesia tenere il cortile il più pulito possibile! Grazie da parte di tutte le collaboratrici scolastiche.
Durante la settimana alternativa abbiamo avuto il piacere di incontrare ed ascoltare Amani El Nasif, una ragazza nata ad Aleppo in Siria e trasferitasi con la sua famiglia a Bassano Del Grappa all’età di tre anni. In Italia conduceva una vita normale: viveva con sua madre, aveva un fidanzatino di nome Andrea e lavorava in una cartoleria. E’ stata riportata in Siria con l’inganno all’età di sedici anni con la scusa di sistemare un errore sul passaporto. All’inizio non si aspettava assolutamente che la famiglia la stesse ingannando e che le avrebbe trovato un marito al più presto, perché era assolutamente convinta che alla sua età fosse illegale sposarsi … infatti continuava a ripetersi : “morta piuttosto che sposata”!
Nel suo paese ha subito maltrattamenti, ma con l’aiuto dello “ zio Kamil” e soprattutto del suo forte carattere è riuscita dopo 13 mesi di ingiustizie e di violenza a ritornare in Italia.
Questa straordinaria ragazza spera che i giovani possano diffondere un messaggio importante: LE DONNE VANNO RISPETTATE!
Lei ha raccontato la sua esperienza in un interessantissimo libro dal titolo SIRIA MON AMOUR, che noi alunni del Fusinato consigliamo a tutti di leggere!
Tutti noi alunni usufruiamo durante l’anno scolastico della biblioteca d’Istituto … e chi troviamo ad accoglierci con gentilezza ogni volta che ci rechiamo a cercare un buon libro da leggere? Naturalmente il prof. Grendene, una persona attenta e pronta a guidarci e consigliarci nella scelta del libro giusto.
Noi ragazzi del giornalino online lo abbiamo intervistato per conoscerlo meglio e per farci svelare i gusti letterari degli alunni della nostra scuola.
“Professore, quanto spesso vengono i ragazzi in biblioteca?”
Dipende, a volte ce ne sono parecchi (ad esempio anche due in un’ora), altre volte non c’è nessun ragazzo nel giro di due ore.
“Da quanti anni si occupa della nostra biblioteca ed è interessante occuparsene?”
Ho insegnato per molti anni Educazione musicale, poi ho dovuto cambiare lavoro per motivi di salute e sono venuto qui in biblioteca nel 2010.
Mi piace occuparmene perché i libri sono sempre stati la mia passione oltre la musica.
“Aiuta gli alunni che usufruiscono della biblioteca con dei consigli?”
Sì, certo. Mi piace dare consigli ai ragazzi … ad esempio se il libro è adatto alla prima, seconda o terza media.
“Quali sono i libri più richiesti dagli alunni della nostra scuola?”
Dipende dall’età o anche da maschio o femmina. Ad esempio c’è stato un anno in cui ai ragazzi piacevano molto i gialli, gli horror e i fantasy. I libri fantasy più richiesti sono stati in assoluto i libri di Harry Potter, infatti ne abbiamo ben 14 copie, due copie della saga. Dalle ragazze nell’ultimo anno è stato preferito il libro Bianca come il latte, rossa come il sangue di Alessandro D’Avenia (anche gli altri libri di questo autore sono molto letti). Inoltre posso dire che le ragazze richiedono i libri che come soggetto hanno una ragazza. Molto richiesto ora è anche il libro della Storia di Malala, la ragazza pakistana che ha vinto il premio Nobel per la pace. Invece sono in calo le richieste di libri di letteratura classica
TOP TEN DEI LIBRI PIÙ LETTI DAGLI ALUNNI DEL FUSINATO
Harry Potter
Bianca come il latte rossa come il sangue
Lo strano mondo di Alex Woods
Cose che nessuno sa
E l’angelo partì da lei
Lo Hobbit
Anne Frank
il bambino col pigiama a righe
Leggende del mondo emerso
Libri sull’adolescenza
CURIOSITÀ: i libri meno letti sono le biografie.
Marta Lucia Bassan, Linda Vallortigara , El Shikh Nourhan
Quest’anno nella Scuola Secondaria Fusinato per la prima volta si è svolta la WEEK 4 US e noi ragazzi del laboratorio GIORNALINO ON LINE abbiamo pensato di intervistare il Dirigente scolastico Prof. Silvio Grotto, ideatore della settimana alternativa.
Ecco il contenuto dell’intervista.
Da quanti anni dirige questo istituto?
Questo è l’ottavo anno.
Prima di diventare dirigente ha per tanti anni insegnato musica. Che cosa vuol dire per lei insegnare?
Vuol dire creare un rapporto fra l’insegnante e gli alunni, fornire informazioni, trasmettere cultura, creare relazioni, condividere con loro la ricerca di alcune cose che vengono fatte insieme, fornire loro delle abilità.
Perché ha deciso di diventare dirigente?
Ho sempre collaborato con i presidi nella gestione della scuola, un compito che mi piaceva fare. Ho pensato che se diventavo Dirigente potevo dare una mano, dare delle idee, realizzare delle cose a favore di tutta quanta la scuola.
Le manca l’insegnamento?
Sì.
Quest’anno nella nostra scuola secondaria si sperimenta la “settimana alternativa”. Perché lei e i docenti avete deciso di realizzarla?
Perché volevamo fornire a tutti gli studenti la possibilità di provare a toccare con mano delle cose che normalmente non si fanno.
Progettarla è stato facile o difficile?
E stato difficile perché siamo partiti da una idea generale, poi calarla nella realtà, far quadrare le ore, la disponibilità degli insegnanti, costituire i gruppi di ragazzini equilibrati non è stato affatto semplice.
Cosa pensa dei giovani di oggi… in particolare degli alunni della sua scuola ?
Credo che i ragazzi di oggi abbiano delle grandissime possibilità e potenzialità; come personalità sono come i ragazzi di una volta anche se alcuni di loro sono tecnologicamente più avanzati e più fragili e penso che il compito della scuola sia anche quello di aiutarli a gestirsi in questo mondo che corre velocissimo.
Ringraziamo il Preside a nome di tutti gli studenti per aver avuto quest’iniziativa che ci ha permesso di frequentare una scuola diversa dal solito e sicuramente interessante!
Il Maresciallo Sergio Asciolla il giorno 12 febbraio è venuto nella nostra scuola a parlarci delle problematiche degli adolescenti e di conseguenza dei rischi penali che possono correre. Egli è in servizio da ben 36 anni, e questo sarà il suo ultimo anno di lavoro. A 18 anni, appena maggiorenne e diplomato, entrò a far parte del corpo dei Carabinieri. Fin da piccolo il Maresciallo era affascinato dai Carabinieri e desiderava fortemente diventare uno di essi, anche perché questo lavoro lo facevano già gran parte dei suoi familiari. Frequentando tanta gente, i rischi che corre facendo questo lavoro sono quelli di incontrare persone disoneste, ma afferma che il corpo dei Carabinieri è addestrato ad affrontare situazioni d’emergenza anche estrema! Egli afferma che i giovani sono un investimento per il futuro, quindi noi ragazzi di oggi saremo gli uomini del domani. A suo parere, andare nelle scuole a parlare delle problematiche dei giovani è molto importante, ecco perché gli fa molto piacere essere invitato negli Istituti scolastici. Grazie Maresciallo Asciolla! Michele Camporese, Daniel Dalla Libera, Marko Pejcic
“Diverso è un concetto, una teoria, una cosa che in realtà non esiste come una formula che non si può applicare. Una formula che però è nascosta negli occhi delle persone e non si può leggere nei libri.”
Pedroni Sofia (3G)
Durante la settimana alternativa si è svolto il progetto Kairos a cura della Prof.ssa Mazzullo Maria Teresa.
Per avere maggiori informazioni sull’argomento abbiamo deciso di intervistarla.
Lei è stata molto disponibile nei nostri confronti e ha risposto a tutte le domande in modo completo.
Ha iniziato affermando che la parola “kairos” deriva dal greco e significa “gioire e rallegrarsi”.
Poi ha espresso la sua opinione sul progetto dicendo che, a suo parere, parlare della diversità nelle scuole è molto istruttivo per noi ragazzi che siamo le menti del futuro.
Successivamente alla domanda “se la diversità è importante da far conoscere ai giovani” ha risposto che “la diversità” è negli occhi di chi guarda e solo chi guarda può capire i pregi degli altri”.
Infine ha aggiunto che questo progetto dovrebbe essere riproposto ogni anno e noi siamo d’accordo con lei!