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Laboratorio di fumetti in inglese (Comics)

articolo del prof. Lorenzo Di Domenicantonio

di Jack Zhou
di Jack Zhou

Nei giorni 9, 10 e 11 febbraio, giorni di “febbrili” attività per la nostra scuola, impegnata nella Week4Us, si è tenuto il laboratorio di “comics” ovvero fumetto in lingua inglese. C’è stata una soddisfacente richiesta di partecipazione alle attività di realizzazione di un fumetto e questo ha portato all’articolazione di due laboratori, uno costituito da ventisei ragazzi e l’altro da ventisette, distribuiti nelle due fasce orarie comprese tra le 10:00 e le 13:00.
Preparare un gruppo di lavoro a realizzare una storia in vignette non è facile e richiede molto tempo, tante idee da mettere in ordine, delle direzioni da definire per non perdere di vista gli obiettivi predisposti; questo ha portato gli organizzatori a pianificare, già prima dell’inizio, delle strategie per permettere agli alunni partecipanti di produrre qualcosa di creativo nel poco tempo a disposizione. Dunque si sono fornite delle idee di base sia per gli sviluppi della storia da scrivere sia per la caratterizzazione dei personaggi. L’idea di fondo è stata quella di raccontare la difficoltà che un ragazzo qualsiasi ha nell’accettarsi coi propri difetti e pregi e nell’affermarsi all’interno dell’ambiente in cui passa buona parte della sua giornata, la scuola. Si è voluto raffigurare con tratti caricaturali e scherzosi un mondo fatto di insicurezze, di ostacoli che sembrano insormontabili e di “nemici” che sembrano imbattibili; si è insistito sul bisogno di sognare, di fantasticare e tutto è ruotato attorno al perno di un profondo legame di amicizia tra Theodore (il protagonista) e Betty, sincera e saggia compagna di tutti i giorni e proprio per questo non apprezzata da Theodore per quello che realmente vale.
I ragazzi hanno dato un importantissimo contributo allo sviluppo della storia perchè hanno “riempito” i personaggi di realismo, li hanno caratterizzati con molta attenzione, si sono quindi appropriati delle ipotesi di lavoro che erano proposte e le hanno trasformate in prodotti finiti, ognuno con il suo stile, ognuno con il suo modo di esprimersi in lingua inglese, ognuno con il suo modo di interpretare la splendida e complessa età che si trovano a vivere.
Vogliamo trovare un simbolo, una situazione che efficacemente e molto sinteticamente potrebbe rappresentare questa attività? Certamente è stato il silenzio dei ragazzi impegnati a disegnare e a creare dialoghi in lingua, alterato solo dal rumore dello sfregare di matite e pennarelli sui fogli che attimo dopo attimo si riempivano della loro “Arte”.