Disegno con i bottoni, quale esempio di manualità, pazienza, voglia di fare; tutto questo si svolge in aula 37 con uno squadrone di alunni.
Capo assoluto la professoressa Zancanaro alla quale abbiamo rivolto qualche domanda.
-Perché ha deciso di proporre questo laboratorio?
‘’Beh, perché credo che, ormai, l’importantissimo lavoro manuale sia quasi scomparso nei giovani e il vedere che riescono a creare qualcosa manualmente li (e mi) stimola molto.’’
-E lei cosa pensa che li aiuterà ad apprendere?
‘’Io credo che, finito questo laboratorio, i ragazzi impareranno l’importanza di lavorare con cura e precisione.’’
-Cosa possono creare?
‘’Di tutto: dalle custodie per apparecchi elettronici a semplici disegni o orecchini’’
-Da dove arriva il materiale?
‘Sono stata fortunata perché molti bottoni me li ha regalati una mia amica, ma la maggior parte li hanno portati i ragazzi.’’
-Quali sono le difficoltà del laboratorio?
‘’Beh, sicuramente la precisione è la maggiore difficoltà, ma ce ne sono molte altre come la calma e la capacità di capire che le cose non vengono immediatamente bene e quindi di non scoraggiarsi.’’
-Quanti alunni o gruppi ha lei?
‘’Io ho tre gruppi: il primo (quello che abbiamo intervistato e visto all’ opera) è di undici persone; il secondo è di nove persone e l’ultimo, ma non ultimo è di addirittura ventuno persone (gli alunni sono solo di prima e di seconda).’’
-Ma personalmente cosa le ricorda il disegno con i bottoni?
‘’A me fa venire in mente il periodo di quando frequentavo le scuole medie perché è li che ho imparato a cucire e di conseguenza ad usare i bottoni!’’
Complimenti, professoressa, a presto!
Pietro Luccarda
Andrea Bortolamei
Elia Marcazzani