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Le sensazioni del cuore

 

Cara compagna delle elementari,

tutto bene nella tua scuola? Ti voglio raccontare la settimana per me più bella dell’anno : LA SETTIMANA DELLA Week4UDA.

Nella settimana dal 25/03 al 28/03 con la prof.ssa Rossi abbiamo iniziato un’attività sulle parole del cuore. Siamo partiti con questa attività a dicembre e l’abbiamo conclusa a marzo. La prof.ssa ci ha proposto questo lavoro per imparare a essere felici , e infatti, soprattutto (in quella settimana) il sorriso non ci è mai mancato. Nella settimana della Week4 UDA l’obbiettivo finale era quello di imparare a lavorare da soli , e di sviluppare un lap-book che mettesse il sorriso a chi lo leggeva .

Abbiamo iniziato , come detto prima a dicembre , creando dei bigliettini per ognuno dei nostri compagni di classe scrivendo cosa ci piaceva di lui o di lei; questi bigliettini li abbiamo aperti, però, solo la mattina di Natale ed è stato un bellissimo regalo.

Tornati dalle vacanze abbiamo svolto la seconda attività con la quale abbiamo scelto e descritto delle foto personali della nostra vita in cui ci sentivamo bene  . Un mese dopo circa la prof.ssa Rossi ci ha fatto ascoltare la canzone di Simone Cristicchi: “ABBI CURA DI ME”, abbiamo trascritto il testo della canzone ed evidenziato delle frasi o parole significative e le abbiamo animate, ovvero abbiamo inserito delle immagini a rappresentare le frasi della canzone.

Verso febbraio ci siamo “trasformati” in giornalisti e abbiamo intervistato i nostri parenti (nonni e genitori) sugli aspetti della comunità adulta, su come ci si sente a farne parte e su come è accaduto il passaggio da ragazzi ad adulti . Poco prima che iniziasse la Week abbiamo trascritto il testo del bambino e le stelle marine, e ci ha fatto capire che anche nelle cose più grandi si comincia sempre da piccoli gesti. Finalmente è arrivata la settimana della Week4UDA e il primo giorno abbiamo raccolto le idee mentre il pomeriggio a casa abbiamo cercato immagini sull’amore, sulla solidarietà e su come essere felici , cercato frasi significative sulla felicità.

Il secondo giorno abbiamo elaborato il progetto e iniziato a creare il lap-book , alla fine delle ore l’aula era  brillantinata e luccicante , perchè usando i brillantini abbiamo dato un tocco di magia all’aula.

Alla fine dei quattro giorni c’erano ventidue lap-book che davano felicità . In questa attività ho capito l’importanza di essere responsabili, per non perdere i propri materiali , essere organizzati e puntuali nella consegna del lavoro. Questo lavoro era da fare singolarmente ma comunque ci siamo aiutati a vicenda , chiedevamo informazioni e pareri su come stava venendo il progetto oppure se si doveva aggiunger brillantini o foto. Ho capito che anche da sola posso sviluppare idee e prodotti molto più belli di come me li immaginassi e che  se ci sono degli ostacoli bisogna superarli per andare avanti . Le conoscenze che ho acquisito , come superare gli ostacoli e produrre un lap-book che esprimeva delle emozioni pur essendo un foglio di carta mi serviranno in futuro con il vantaggio che invece di scrivere un testo che difficilmente ricordi invece un lap-book colorato ti rimane impresso nella memoria. Al mio lavoro darei un 10 perchè mi è piaciuto tutto dal costruire il lap-book alle informazioni contenute al suo interno, non cambierei niente del mio lap-book perchè è come se “parlasse” ed esprimesse come essere felici.

Cara amica di scuola, e per te qual’è stato il momento più bello di quest’anno ? Ci sentiamo presto.

ANGELA 1^B

CON IL CONTRIBUTO DI MARTA 1^B

Alimentamente

Progetto 

Questo progetto si divide in 3 fasi :

-completare un questionario personale

-un incontro personale con la professoressa Loredana Circi

-un incontro per tutte le classi prime in auditorium con la professoressa Loredana Circi

Lo stesso incontro per le classi prime si divideva in due parti: la prima parte consisteva nel parlarlare dell’alimentazione in generale, mentre la seconda consisteva nel considerare e discutere sulle risposte date nel precedente questinario.

La professoressa Circi ha spiegato la differenza tra alimentazione e nutrizione, il concetto di obesità, ci ha parlato degli alimenti necessari per una giusta nutrizione e con questo ci ha mostrato un grafico che voleva dimostrare quanti cucchiaini di zucchero sono presenti nelle bevande che noi solitamente prendiamo. Così ha chiesto ad un alunno di aiutarla nel mettere nell’ acqua tanti cucchiaini di zucchero quanti erano quelli di alcune bevande presenti nel grafico, così abbiamo potuto vedere quello che realmente beviamo quando prendiamo determinate bibite.

Nella seconda parte abbiamo discusso sul questionario fatto e guardato dei grafici che dimostravano che la maggior parte dei ragazzi segue una corretta alimentazione.

                                                                                                 Caterina 1^D

                                                                                                 Agnese 1^D

Incontro per imparare a lavorare nella natura

Massimiliano, contadino e architetto, e venuto a scuola per spiegare il suo lavoro da contadino,quali prodotti coltiva e come lo fa con metodi naturali, inoltre perchè serve una serra per alcune piante .

La prima cosa che ci ha detto e che non sopportava più di stare a costruire case al chiuso, ma voleva stare fuori all’ aperto.

Sapeva che pagava meglio il geometra, ma per lui e per tanti altri e più bello lavorare nellla natura.

Ci ha anche detto che le serre servono per coltivare le verdure e la frutta che ha bisogno di caldo esempio i pomodori

ha iniziato dicendo:-Sono venuto qui perché voi siete il futuro, e adoro stare con i ragazzi- .

Non viene neanche spesso alle scuole, ma visto che è un contadino e capibile, per lui si lavora finchè il sole non tramonta ed è un lavoro molto impegnativo.

Nella coltivazione cerca di evitare l’uso di insetticidi, li usa proprio per cose urgenti non per uno o due insetti ma per tutte le piante se sono infette.

Vede molto spesso dei ragni enormi, e quindi ci ha spiegato che se vuoi fare il contadino non devi avere paura degli insetti perché mentre state coltivando potreste trovarne molti.

Chi è aracnofobico questo lavoro non fa per lui perché, ci ha raccontato che un mese fa, mentre stava annaffiando, si è trovato un ragno di 10cm x 15cm.

Avete più o meno capito quanto sia grande, prima di finire vorrei ringraziare Bianca e Isabel perché mi hanno dato tutte queste cose.

                                                                    Nikola 1^E

Incontro con Giancarlo Ferron: ama anche i lupi

lupiIl giorno 31 Gennaio,    durante la settimana intitolata Week4us abbiamo incontrato un signore di nome Giancarlo Ferrò che ci ha spiegato come funziona lavorare nella Polizia Provinciale, ma soprattutto, c ha aiutati a capire l’importanza per il rispetto della natura!!!

Ora vi introdurremo cosa ci ha spiegato Giancarlo Ferrò.

Per colpa dell’uomo entro il 2050 si estingueranno circa il 24% di tutte le specie viventi.

Con la fine delle due Guerra Mondiali, molte persone hanno abbandonano la montagna per trasferirsi in città, questo purtroppo, ha provocato il suo abbandono ed è stata trascurata; il bosco sta così avanzando e di conseguenza gli animali de bosco si avvicinano sempre più ai centri abitati dall’uomo.

Bisogna sapere che i cuccioli del capriolo sono protettori di loro stessi, questo per dire che non dobbiamo toccarli.

Ora vi approfondiremo la storia del lupo, un animale meraviglioso.

Ora,  per concludere questo bell’articolo, vi elencheremo alcune caratteristiche del lupo,

  1. occhi gialli
  2. mascherina bianca intorno alla bocca
  3. zampe con sfumature nere
  4. riescono a camminare in linea retta
  5. coda corta (non tocca a terra )
  6. campo visivo 250 gradi
  7. velocità di circa km 50 all’ ora

RICORDATEVI UNA COSA:

il lupo non è un animale cattivo, ma un animale buono, che a volte può essere anche nostro amico!

GIULIO 11 aNNI                                                                                                                  JESSICA 11 aNNI

ANNlupo-3A 11 anni

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INCONTRO CON IL PROF.GALLETTA

Giuseppe Galletta è nato a Messina. Ha iniziato ad interessarsi di Astronomia sin da ragazzo. Si è laureato in Astronomia a Padova nel 1975,è stato un  Astronomo presso l’Osservatorio Astronomico   e da allora è Professore della medesima univeristà nel quale si è laureato. Dopo il 1995 ha iniziato esperimenti di Astrobiologia con geologi e biologi,progettando e costruendo un apparato di simulazione dell’ambiente marziano in cui studia il metabolismo cellulare in ambienti estremi.

Il giorno venerdì 2 febbraio è venuto alla scuola A. Fusinato a parlarci dei corpi celesti, argomento che ci ha interessati molto.

Ha iniziato spiegandoci la formazione delle stelle e il loro processo vitale, proseguendo poi informandoci dell’esistenza delle possibili forme di vita all’infuori del pianeta Terra.

É riuscito a chiarire un argomento, apparentemente difficile, in modo semplice e chiaro, con un linguaggio adatto ad essere compreso da noi ragazzi.

Dall’atteggiamento che ha dimostrato durante l’incontro, si può percepire il suo interesse per le stelle, che lo ha portato a conseguire importanti titoli, e a come ama spiegare al pubblico che ha davanti ciò per cui lavora da anni.

La cosa che ci ha più sorpreso è la sua umiltà d’animo, perchè non si è mai vantato di aver avuto così tanti successi e di aver preso parte a così tante associazioni internazionali.

Ha risposto in modo chiaro a tutte le nostre domande e ha cercato di metterci a nostro agio. Ha preso in considerazione tutto ciò che abbiamo chiesto, anche se per un personaggio così importante sarebbero potute risultare poco consone.

Tutti noi siamo stati coinvolti da ciò che ci ha spiegato e ha scatenato in noi la voglia di osservare il cielo più spesso, per cercare di scoprire più informazioni possibili al riguardo.

Il suo intervento è stato fondamentale per noi perchè, oltre ad averci trasmesso il suo sapere, ci è stato d’aiuto nella scelta della scuola superiore, che noi ragazzi di terza abbiamo dovuto affrontare. Ci ha spiegato di come la sua passione sia nata in lui da quando era bambino e di come l’ha portata avanti fino ad essersi laureato in Astronomia.

Alla fine dell’incontro, quando stava spegnendo il suo computer, abbiamo visto che come sfondo aveva un bellissimo quadro. Così la nostra professoressa è intervenuta dicendoci che il Dottore ha un’altra passione, ossia quella per l’arte, e che quel quadro è stato realizzato da lui stesso.

Il professore ci ha fatto capire l’importanza di seguire le proprie passioni e di come si possono trasformare in un lavoro e dare soddisfazioni immense.

-Adji Fatou, 13

-Anna, 13

Week4us: vivere la scuola in modo diverso

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La week4us  è  una settimana alternativa che si svolge  l’inizio del secondo quadrimestre, e precisamente quest’anno, dal 30 gennaio  al 1 febbraio; ci sono stati , poi, altri 3 giorni,  dal 2 al 4 marzo dedicati allo sport.

In queste occasioni abbiamo svolto  dei laboratori attraverso i  quali abbiamo potuto  fare esperienze nuove che ci hanno aiutato  a  scoprire quali erano le nostre doti .

Durante la settimana alternativa abbiamo avuto occasione  di incontrare dei  professionisti , rappresentanti del mondo del lavoro, del volontariato, le forze dell’ordine, questo ci  è servito per conoscere realtà diverse, capire il lavoro dei adulti e scoprire nuovi modi di vivere.

Il resto della mattinata abbiamo partecipato a diversi laboratori durante i quali abbiamo lavorato  in gruppi di compagni di altre classi.

Tanti sono stati i laboratori, per esempio , uno delle classi prime si intitolava  “ Musica creativa”; ritmo   e suono  sono stati trasformati da semplici strutture grafiche in movimenti coordinati, e poi, con un po’ di fantasia e creatività, sono diventati  ritmi e suoni.

Un ‘altro laboratorio, al quale  hanno partecipato le classi prime, è stato “Giochi matematici” durante il quale  i ragazzi gareggiavano con  i numeri, affrontando sfide logiche.

Le classi seconde hanno partecipato al laboratorio “Scultura in gesso” ed hanno realizzato a partire dalla polvere di scagliola piccole sculture in gesso, incidendo, modellando e scalfendo la sua candida superficie.

Il teatro è stata un’occasione per esprimerci con  semplici  giochi teatrali abbiamo imparato a conoscerci e a sorprenderci.

Le terze   hanno affrontato una materia che studieranno poi alle superiori: la  fisica. A  partire dall’osservazione diretta, hanno  formulato  ipotesi che hanno, poi, verificato seguendo e rispettando le regole del metodo scientifico.

Sempre le classi terze hanno imparato un’altra lingua “Il latino ” scoprendo l’origine antica i molte delle nostre parole

Ovviamente i laboratori cambiano ogni anno.

Noi ci siamo divertiti moltissimo e sicuramente è una esperienza che ci resterà come una esperienza costruttiva e una modalità di affrontare situazioni inconsuete e nuove.

AMINA RABEH ANNI 13

SELMA MIFTAROSKA ANNI 13

DAJANA ZARIC ANNI 12

Dal canestro alla famiglia: ISABELLE YACOUBOU

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Durante la week4sport tenutasi nei primi giorni di marzo, sono venuti molti esperti tra cui la giocatrice professionista di pallacanestro Isabelle Yacoubou con il suo manager e il presidente del Coni di Vicenza.

La ragazza nasce in Africa in una famiglia con ridotte possibilità economiche, per seguire il sogno del basket, si trasferisce in Francia e lì rimane fino al 2010. Una volta giunta in Italia comincia a giocare per il Famila basket di Schio e viene nominata campionessa italiana nel 2011.

Vanta un argento alle olimpiadi di Londra 2012, un oro agli Europei in Lettoni nel 2009, un bronzo in Polonia nel 2011 e due argenti: il primo in Francia nel 2013 e il secondo in Ungheria nel 2015.

Essendo una professionista di fama mondiale ebbe la possibilità di giocare anche in Russia, Spagna e Cina, tornando sempre però in Italia. La giovane Isabel adottò un bambino e durante la sua presentazione ha risaltato il suo impegno di mamma e giocatrice allo stesso tempo. Spesso i figlio fa capolino in palestra, seguendo la madre durante gli allenamenti. Questo dimostra l’importanza della famiglia per Isabelle e la disponibilità dei Dirigenti del Famila Basket.

Questo ha suscitato in noi anche un senso di rispetto e ammirazione nei confronti di una persona così determinata e piena di risorse. Ci ha fatto capire, inoltre che siamo fortunati a stare in Italia perché in altri paesi, anche se presentano altri punti di forza, fanno allenamenti e hanno uno stile di vita molto più rigido. Per esempio, in Cina, l’intera squadra è stata mandata in campi militari per aver contestato la decisine dell’arbitro. Nonostante ciò gli altri paesi sviluppano un profondo interesse per ciò che caratterizza la sua e la nostra vita qui in Italia!

MATILDE 13 ANNI

KATARINA 13 ANNI

MARTINA 13 ANNI

Diversi modi per essere abili…Danceability!

La DanceAbility è una tecnica di danza contemporanea che permette a persone abili e disabili di incontrarsi per danzare insieme. Non è una terapia, ne una “danzaterapia”, ma un espressione artistica e creativa vera e propria.

-IL REGALO DELLA DANCEABILITY E’ IL CONTATTO CON I LIMITI-

Da quello che noi studenti abbiamo visto è che tutti i ballerini si sono fatti trasportare dalla creatività,musica e immaginazione. E’ stata un’esperienza indimenticabile e unica, ci ha insegnato che nessuno anche se ha disabilità deve abbattersi ai limiti che la vita ci presenta;bisogna essere positivi e non abbattersi, quindi anche se cadiamo o sbagliamo dobbiamo essere in grado di rialzarci e continuare. Non bisogna fermarsi all’ aspetto esteriore perché il bello delle persone è dentro di ognuno di noi. Pensare e agire con il cuore ci rende tutti uguali; l’abbiamo capito dalla luce dei loro occhi mentre ballavano.

-MOLTO DIVERTENTE SEMBRA CHE OGNI PERSONALITA’ ESCA LIBERA-

ELENA 11 ANNI

SOFIA 11 ANNI

ALIDA 11 ANNI

ANNA CECILIA 12 ANNI

WEEK4US…CHE AVVENTURA!

Anche quest’anno la scuola A. Fusinato ha organizzato una settimana alternativa chiamata week4us.

Diversamente dagli altri anni  quest’anno è stata divisa in due parti: tre giorni a Febbraio e tre a Marzo.

Noi abbiamo fatto quella di Febbraio; ecco le impressioni dei nostri compagni:

GESSICA BELFIORE (3°F) MARTINA MARNGON (2°E) MARTINA SAVIO (1°A)

CHE LABORATORI state frequentando?

-Io di terza ho fatto laboratorio di inglese e laboratorio di latino

– A oi delle seconde hanno proposto molti laboratori tra i quali analisi del giornale e sport

-In prima ci siamo cementati nella scrittura creativa e ad animare la carta

CHE INCONTRI AVETE FATTO?

-Noi delle terze abbiamo fatto un incontro con i ragazzi delle superiori checi hanno arlato della mafia, un incontro con la scrittrice Amani El Nasi, scrittrice del libro “Siria mon amour” , e un incontro con lo scrittore Loris Giuriati che ci ha raccontato un aspetto inconsueta della Prima Guerra mondiale  cioè l’origine di alcuni modo di dire che ancora oggi noi usiamo.

– Le seconde hanno assistito agli incontri con l’associazione LAV protezione animale, Pet Therapy e Clown

Therapy con le loro presentazioni abbiamo capito l’importanza del dono.

-Per le prime è venuto un ex-vigile urbano e un capo della polizia i loro interventi ci hanno data un po’ d serenità perché ora sappiamo che il loro ruolo è prima di tutto difenderci

RIFARESTE I LABORATORI E GLI INCONTRI?

-Si, i laboratori sicuramente e gli incontri delle terze.

-Si, gli incontri e i laboratori mi sono piaciuti e secondo me sono piaciuti anche alle altre classi.

-Si, rifarei tutti i laboratori con molto piacere perché quelli delle prime erano carini.

ALTRE INTERVISTE AD ALTRI RAGAZZI

QUAL E’ STATA LA COSA PIU’ BELLA DI QUESTA SETTIMANA?

-L’incontro con Amani El Nasif.

-Non avere compiti.

Per noi è stata una bella esperienza perché abbiamo visto i professori in una maniera diversa e perché abbiamo affrontato delle attività che ritenevamo noiose, ma che si sono rivelate divertenti e utili. Con la week4us abbiamo  capito che la scuola non è solo libri, compiti, studio e verifiche, ma anche un modo per divertirsi, per stare insieme, per conoscere persone nuove, per capire le nostre doti nascoste, per provare a fare le cose in maniera diversa; abbiamo potuto creare oggetti strani: abbiamo creato il plastico di un castello medievale, origami, maschere del teatro, superfici in rilievo, abbiamo cantato in inglese, danzato con il corpo, organizzate gite in Italia. Noi siamo state giornaliste; abbiamo avuto l’opportunità di intervistare i professori e di accogliere le loro impressioni. E’ stata molto utile e istruttiva.

ALIDA 11 ANNI ELENA 11 ANNI TOLLA 11 ANNIP_20170201_090912

NON E’ FORTE COLUI CHE CADE, MA COLUI CHE CADENDO SI RIALZA

Amani, è una ragazza di origine siriana ma che è sempre cresciuta in Italia, a Bassano. Il 24 agosto 2006, quando aveva solo 16 anni, con una scusa, è stata portata in Siria, dove avrebbe dovuto sposare un suo lontano cugino, di 24 anni più grande. Questa ragazza è rimasta nel paese 399 giorni, in cui è stata vittima di aggressioni da parte degli zii, per le sue ribellioni al volere della famiglia e quindi al matrimonio.

Partendo dall’Italia ha lasciato le sue abitudini, le sue amicizie e il suo primo amore ma soprattutto la sa libertà.

l’incontro con lei, ci ha fatto capire che gli ideali italiani non sono corrisposti da alcuni paesi del mondo, dove le donne sono considerate inferiori agli uomini.

Secondo noi, alcune persone dovrebbero avere una mentalità più aperta da questo punto di vista, permettendo di avere gli stessi diritti sia agli esseri maschili che a quelli femminili.

In questo incontro ci siamo immedesimati in Amani, immaginando come avremo potuto reagire se ci fossimo trovati nella sua stessa situazione. Abbiamo mentalmente rinunciato alle nostre abitudini per servire senza fiatare una famiglia sconosciuta in un paese totalmente differente dall’Italia; con abitudini, lingua, religione e cultura incompatibili con il nostro stile di vita; questo ci ha fatto riflettere sulle atrocità che Amani ha dovuto subire per più di un anno e siamo giunti alla conclusione che le libertà di cui godiamo sono privilegi che nessuno ha il diritto di toglierci . Come ha detto – Non ci si rende conto della propria libertà fino a quando non la si perde.-

Durante l’incontro gli alunni delle classi terze hanno posto le loro domande alla giovane scrittrice:

– Com’è finita la tua storia con Andrea? (Marta Veronese, 3C)                                                                                                   Dopo un anno e mezzo dal mio ritorno sono andata a vivere da Andrea. Ci amavamo molto ma lui aveva paura che i miei parenti tornassero a prendermi e mi allontanassero nuovamente lui. Per questo mi confinava in casa togliendomi la libertà che avevo faticosamente riconquistato.

– Com’era il rapporto con tua madre? (Giacomo Comerio, 3D)                                                                                                             Prima che mi portasse in Siria era un rapporto abbastanza normale, non c’era molta confidenza. Non mi ricordo una sola volta in cui le ho detto “Ti voglio bene” come lei non l’ha mai detto a me. Dopo il mio ritorno invece non volevo più saperne della mia famiglia, ne quella in Italia ne quella in Siria, e loro non mi hanno mai cercata e non si sono mai scusati per tutto quello che mi avevano fatto passare. Oggi ho perdonato mia madre soprattutto perché ho capito che aveva affrontato la stessa cosa, sposandosi a 14 anni con un marito che l’ha abbandonata, lasciandola ad occuparsi di sei figli completamente da sola.

– Hai mai pensato di tornare in Siria? (Blu Ballardin, 3D)                                                                                                                 Assolutamente sì! Non sono arrabbiata con la Siria ma con la mia famiglia. Un giorno tornerò lì e porterò mia figlia con me.

– Come hai conosciuto Massimo? (Silvia Bojoga, 3C)                                                                                                                                 Per ironia della sorte me lo ha presentato mia madre. Lavoravo in un bar e una signora che mi aveva cresciuto mi ospitava. Lui mi aiutò a cercare un nuovo impiego e passando molto tempo insieme ci innamorammo. Purtroppo non è finita bene neppure con lui ma tutt’ora abbiamo un ottimo rapporto.

– Qual è stato il tuo ultimo pensiero prima di tentare il suicidio? (Lucia Buson, 3E)

Ho provato rabbia. Tantissima rabbia contro le persone che mi avevano imposto quello stile di vita ottuso. Ho sempre pensato di essere stata una figlia modello: andavo bene a scuola, aiutavo in casa e mi ero anche trovata un lavoro per non pesare sulle spalle di mia madre, mentre lei mi ha pugnalata alle spalle. Dopo il tentativo mi sono chiesta “Ma se l’avessi fatta finita, chi avrebbe vinto?”. Così ho continuato a lottare.

 

 

-Tua madre ti ha mai chiesto scusa? (Prof.ssa Incalza)

No, mai. Sono convinta però che se ne sia pentita, anche non l’ha mai dimostrato.

 

-Come ti sentivi quando ti picchiavano? (Arianna Zocca, 3D)

All’inizio mi sembrava impossibile, assurdo! Non credevo che avessero il potere di farlo… non pensavo che fossero in grado di alzare le mani su di me.

 

-Chi dei tuoi parenti ti manca di più? (Eleonora Rossato, 3D)

Sicuramente zio Kamil. Lui mi ha aiutata a fuggire, lui è stato il mio angelo custode. Poi ero molto legata anche alle sorelle di mia madre e ai miei cuginetti, non mi dispiacerebbe rivederli. Purtroppo ora come ora non ho notizie di loro, spero solo che stiano bene nonostante la guerra. So soltanto che sono scappati, anche se per le donne di Al Karatz scappare è quasi impossibile.

 

-Hai intenzione di scrivere altri libri? (Elisa Bonollo, 3C)

Si, nel 2018 probabilmente uscirà il mio secondo libro.

 

-Qual è stata la prima cosa che hai fatto tornata in Italia? (Francesco Lagatolla, 3E)

Sembrerà strano, ma mi sono messa il rossetto e lo smalto rosso acceso. Era come dire che potevo finalmente conciarmi come volevo, a mio piacimento.

 

-Cosa possiamo fare noi ragazzi per ridurre la violenza sulle donne? (Gessica Belfiore, 3F)

Secondo me dovete continuare ad informarvi e rendere partecipi amici e conoscenti di quello che molte donne devono subire a causa della malsana mentalità di alcune persone che si considerano superiori.

 

Nicol 14 anni, Marianna 13 anni