Incontro con la scrittrice

 L’11 Marzo nell’auditorium della nostra scuola abbiamo parlato del suo fantastico libro CUORI DI CARTA dove si parla di due ragazzi che entrano in un istituto scolastico e grazie ad una pastiglia  cancellano la memoria dei ricordi negativi dei ragazzi che soffrivano per qualche esperienza negativa

I due ragazzi si conoscono scrivendo un bigliettino dentro il libro Puk il folletto e da li nasce un vetro amore per i due ragazzi, loro si chiama Dan ed Una.

Durante l’incontro abbiamo fatto delle domande ad Elisa sul libro ed lei ci ha risposto gentilmente alle risposte lei e noi siamo stati molto felici di questo incontro perché non tutte le scuola fanno questo genere di attività scolastiche.
In questo incontro abbiamo parlato del libro “Cuori di Carta” un opera che Elisa Puricelli Guerra ha creato nel 2012 ma che piace ancora nel 2019.
L’autrice ha risposto ad alcune alcune domande:
quanto tempo ci hai impiegato a scrivere il libro?
Beh, in realtà non ci ho impiegato tanto, circa un mese perchè è stata un’ idea istantanea.
Qual è il personaggio che ti assomiglia di più?
Il personaggio che mi assomiglia di più è Dan perchè è abituato a essere come  gli altri desideravano che fosse, e da bambina anche io ero così.
Nel libro ci sono particolari situazioni familiari, le hai vissute?
Si, mi ricordo come se fosse ieri che un giorno volevo scappare di casa come ha fatto Dan.
Ci sarà un sequel del libro?
No, non ci sarà un sequel ma un film in cui ci saranno eventi e narrazioni che non ci sono  nel libro.
Thomas 2^A
Michel 2^A
Elton 2^A                                                                                                                                   Simone 2^E

 

La felicità

La felicità è una preziosità che si trova nella miniera di ogni persona.

La felicità si trova ogni giorno,

Ogni persona ha il  suo tempo per trovarla è importante cercarla, chi prima e chi dopo.

la felicità è il sentimento positivo che ci porta ad essere ottimisti.

La felicità si apprezza dopo momenti in cui si è persa.

Bisogna non perderla se vogliamo.

Vivere al meglio ogni momento.

Ci si rendere conto di averla persa.

Quando è troppo tardi per prenderla.

La felicità oltre ad averla è bello donarla.

MARTINA 1^B

La bellezza della diversità

c

Essere esclusi, è brutto

Perché?

Perché. Chi lo dice?

O, me sessa, una cosa sola. In ogni momento io posso, perché la forza che è dentro di me è più forte di ogni altra cosa.

E quando manca?

Io piango e aspetto che torni, e tu?

Io non sto con le mani in mano, busso alla porta e pretendo che apra.

Quindi a forza e una medaglia dalle mille facce

e che tutti possono vincere. Ma se ognuno è diverso anche il bello e il brutto cambiano^ a te piace stare con gli amici?

Beh! Sinceramente no, con me hanno una maschera che non vogliono togliere

Allora è proprio vero: non  bello ciò che è bello per gli altri, ma è bello ciò che a me piace.

Se hai ragione, dobbiamo avere il coraggio di essere noi stessi, di essere unici, sentirci liberi i mostrare la nostra unicità.

La bellezza della diversità è mostrare noi stessi in ogni occasione.

È il coraggio di esprimere le nostre fragilità.

È seguire sempre il nostro cuore. È creder ogni giorno nei nostri sogni

IL PROFUMO DEI SOGNI

 

Inseguire un sogno è come arrivare ad un bivio e sentire in lontananza un profumo meraviglioso, di qualcosa di indefinito, ma che sappiamo di voler raggiungere. La strada da prendere per seguire il profumo è la più lunga e tortuosa delle due, ma l’altra, pur essendo breve e senza ostacoli, ci appare triste e monotona.

Per inseguire un sogno servono fiducia, convinzione e coraggio. E più potente è il sogno, più l’impossibile diventerà possibile e, una volta arrivati, la soddisfazione cancellerà la fatica.

Seguire un sogno non è facile come scartare un cioccolatino però non è neanche difficile come uscire dalle saie mobili. Questo percorso può essere difficile e a volte, potrà accadere di cadere nel fango. Ma l orza del vero sognatore sta nel riuscire a rialzarsi e ricominciare a camminare camminare per arrivare in fondo, per poter raggiungere la fonte di quel profumo intenso che ha guidato i nostri passi e del quale, alla fine della nostra strada, troveremo a sorgente.

Ci saranno salite, burroni, freddo e caldo, ma, se si crede nel proprio sogno, si può riuscire ad arrivare al traguardo.

E quando ci si volgerà a guardare il percorso fatto, si vedrà un campo in cui sono cresciuti gli insegnamenti germogliati dai semi dei nostri errori.

Il sogno è come una farfalla che gr albera nell’aria. Prenderla non è facile. Alcune volte sembrerà distante in alto nel cielo, irraggiungibile. Sta a noi diventare bravi cacciatori di farfalle e sapere cogliere anche l’attimo in cui vola bassa, ad un soffio da noi, così vicina da poterla toccare.

MARTINA 2^D

Lettera alla Felicità

 

Cara Felicità,

oggi parliamo di un argomento interessante. Perchè sei importante? Perchè senza di te non riesco a sorridere? Perchè senza di te non riesco a sognare?

Cara Silvia,

non so perchè sono importante per te… devi capirlo da sola. Posso avere mille forme diverse, sono unica per ogni persona. Devi capire che posso essere ogni cosa, ognuno deve solo cercare un modo diverso per trovarmi.

Io sono un sorriso,  un sogno… devi avventurarti  tu per trovarmi… e so che ce la farai.

Cara Felicità,

ma io sono insicura, fragile come una goccia di cristallo che sta per cadere a terra…come faccio a capire cosa sei per me? Sono diversa da tutti. Questa diversità mi spaventa. Ho paura. Ho paura di quello che succederà quando quella goccia cadrà e toccherà terra.

Tu non sei sola, ti senti sola. Non devi scoraggiarti mai, neanche di fronte alle difficoltà più grandi, quelle che sembrano insuperabili, devi trovare la forza di rialzarti e credere in te stessa.

Cara Felicità,

Ho cercato a lungo e credo di averti trovata.. tu sei il mio amico immaginario. So che tu e io siamo legati da un filo luminoso, indistruttibile, fatto di piccole cose, come il sorriso di mia mamma. So che io e te non possiamo dividerci, tu sei per me il vento che mi scompiglia i capelli, sei la scala sull’albero che mi aiuta ad arrampicarmi, a salire fino in cima, fino a raggiungere il cielo e a toccare le nuvole.

Cara Silvia,

sono molto contenta… sei riuscita a trovarmi creandoti un amico immaginario che ti fa sorridere, per te credo di essere come una mano che ti aiuta a raggiungere i tuoi obiettivi però non ci sarò sempre, ci saranno momenti in cui mi perderai e  in quei momenti dovrai contare sui tuoi amici, quelli veri, che farebbero di tutto per te.

Cara Felicità,

Ma io ho troppa paura di perderti, ho paura di tutto… di quello che possono pensare gli altri di me, di tutte le cose che possono succedere quando la candela che è in me, accesa e brillante, si spegnerà e mi lascerà nella via dello smarrimento e della tristezza.

Non devi avere paura, devi riuscire a sorridere ogni giorno, e se cadrai sono sicura che ci sarà qualcuno pronto a sorreggerti. Vivi Silvia, sogna e credi in te stessa. Ricordati sempre che un semplice sorriso può riscaldare i cuori di mille persone e se non ti scriverò non significa che non ci sarò…il tuo amico immaginario vivrà per sempre.

Sai Felicità,

sono come un fiocco di neve… sono nella mia casa, la grande nuvola, lì mi sento al sicuro,  libera, sognatrice, infinita, danzante, e pura come il sorriso di un bambino. Dopo un po’ però mi accorgo che mi sono allontanata dalle nuvole. Gli altri fiocchi che ballavano con me, i miei amici, non ci sono più, ma non sono spariti dalla mia vita, hanno semplicemente seguito il loro cammino ma ci sono ancora, come te, tu ci sarai, anche se entrambi non ne avremo la consapevolezza. Mi accorgerò che starò per arrivare a terra, però avrò la certezza che ci saranno le mani di qualcuno a prendermi…le tue. Oppure quelle degli amici. Quelle dei miei genitori. Oppure le mie. Non lo so. Ce la farò, ne sono sicura.

Felicità, Tu per me sei il sogno. Sei ciò che mi permetterà di vedere il mondo con gli occhi appassionati di una sognatrice. Tu sei quella sensazione di caldo e tranquillità che sento mentre mi immagino un mondo dove tutto è possibile. Sei la sensazione di calma di quando mi immergo nell’acqua e sprofondo nei miei ingombranti e fantastici pensieri e capisco il significato di essere se stessi.

Ora sento la tua presenza.

Qui.

Ora.

Per sempre.

 

Il sogno

 

Il sogno; una parola cinque lettere mille significati

S come speranza

O come orgoglio

G come gioco

N come nascita di idee sempre nuove

O come originalità

Per me è una farfalla Di cristallo

diversa dalle altre perché mia.

Lei vola solo da chi sa prendersene cura

e da chi

sa aprire il proprio cuore

e, mentre esplora i mondi che solo lei  vede

lascia una bianca scia luminosa che porta speranza.

Agli occhi di un bambino è meraviglia

a quelli di un ragazzo un obiettivo da raggiungere

a quelli di un adulto una opportunità per tornare bambino.

Il segreto per scoprire i propri sogni è trovare sempre la spinta per proseguire

e

vedere il mondo a colori anche quando ci appare triste e grigio.

Non servono incantesimi o bacchette magiche

ma solo volontà e sorriso sulle labbra.

Noi tutti abbiamo un sogno, senza, una parte della vita non avrebbe senso.

Ogni cosa ha il suo perchè e quello del sogno

è

farci evadere dalle mura della nostra pelle,

per raggiungere mondi

in cui i limiti non esistono

CATERINA 2^D

BEATRICE 2^D

La vita è: dialogo pensato sul sogno

 

Dialogo pensato tra Mahmud, Teonilla, Sofia, Alessandra e Ndeye sulla passione e sul sogno

Sofia – sognare è importante?

Teonilla – si perché sognare ci stimola ad andare avanti

Mahmud  – Non sono d’accordo: immagina che una persona disabile, senza arti inferiori sogni di poter tornare a correre…. Avere questo desiderio la bloccherebbe e le porterebbe solo tristezza

Ndeye – magari il sogno di questa persona potrebbe stimolarla ad impegnarsi per realizzare quel sogno, ad esempio potrebbe allenarsi con le protesi e partecipare alle Paraolimpiadi

Teonilla – questo sogno, proprio perché difficile da realizzare motiverebbe ancora di più quella persona a dare il cento per cento per riuscirci

Mahmud –non credo, si sentirebbe inferiore vedendo che dipende dal sostegno di alcuni oggetti artificiali e potrebbe così abbandonare il sogno

Alessandra – Questo non potrebbe mai accadere perché la gioia di aver raggiunto il proprio sogno, quello di correre, è superiore a qualunque sentimento negativo

Mahmud – Supponiamo che questa persona non solo riesca a correre bene con le protesi, ma arrivi persino a vincere le Paraolimpiadi. Per qualche tempo, forse, si goderebbe la vittoria, ma poi si renderebbe conto di non poter mai arrivare ai livelli del più veloce corridore del secolo, che è Bolt, e quindi cadrebbe in depressione

Teonilla – Se fosse vero, allora tutto il resto del mondo dovrebbe sentirsi inferiore a Bolt, che abbia o non abbia le gambe! Correre con delle protesi è molto più difficile che senza, quindi dovrebbe essere molto soddisfatto di quello che è riuscito a fare!

Mahmud – Avete vinto una battaglia, ma non la guerra!

Sofia – Questo lo credi tu, ma noi ti convinceremo che sognare è importante

Teonilla –  Io penso che sognare sia l’unica cosa che ci distingue veramente dagli animali: il loro unico scopo di vita è quello di sopravvivere e di portare avanti la specie, mentre noi abbiamo i sogni che danno un significato alla nostra vita.

Mahmud – Non serve avere un sogno per dare un significato alla propria vita. Ho letto la biografia di Einstein che non sognava di diventare un genio universale, eppure la sua vita è stata piena di significato e ha lasciato un segno profondo!

Ndeye – Ma avrà pure avuto degli obiettivi per arrivare dove è arrivato e ottenere quegli importanti risultati scientifici! Vuoi dirmi che la teoria della relatività l’ha scoperta per sbaglio?

Mahmud – Non per sbaglio, per passione! Per me la passione è più importante dei sogni perché è quello che riesci a fare quotidianamente, mentre i sogni potrebbero non realizzarsi mai.

Alessandra – Ma con l’impegno si può fare tutto!

Mahmud – E se mancano le possibilità?

Sofia – Se mancano le possibilità si possono trovare le soluzioni, purché ci sia sempre la passione e la creatività.

 

Mahmud – Io la chiamo passione, tu lo chiami sogno… rimane il fatto che ci muove, ci ispira, dà senso alla nostra vita…

Teonilla – e poi… è nato prima il sogno o la passione?

 

 

Mahmudur 3^B

Ndeye 3^B

Sofia 3^A

Teonilla 3^D

Alessandra  3^F

Il SOGNO: dove ci porteranno i sogni?

 

Io non ho mai sognato, ma non mi interessava ero dell’idea che sognare fosse una cosa superflua o addirittura inutile, per persone deboli . O almeno questa era la scusa che utilizzavo quando mi chiedevano il motivo per cui non sognassi, il motivo per cui non ritenessi che sognare fosse una cosa importante…

ma la verità… La verità è che sognare mi metteva paura, io non lo volevo fare, non lo volevo formamente fare, perché ero stanco di soffrire. Il motivo è che non volevo più nutrire una speranza inutile, una speranza che, per quanto bella potesse apparire, per quanto bene ti potesse far stare era già destinata a svanire, portandosi via con se la felicità che alimentava.

Avevo già sofferto in passato e non volevo che si ripetesse. Decisi quindi di rinunciare ai sogni per non soffrire nel momento in cui avessi capito che essi fossero irrealizzabili.

La mia idea rimase la stessa a lungo, fino a che un giorno mi chiesero di fare un testo il cui titolo era: “l’importanza di sognare”.

Non potevo di certo scrivere il mio vero pensiero, non avevo alternative avrei dovuto mentire.

Cominciai così di mala voglia a scrivere, scrivevo concetti a cui però non credevo veramente e motivazioni per me infondate, ma continuavo. Continuavo ad aggiungere pensieri, non riuscivo a smettere di scrivere e nemmeno  smettere di dubitare… i miei sentimenti fluivano sul foglio, chiari, limpidi, freschi come le frizzanti acque di un ruscello che scorre vivace tra le contorte rocce e le odorose piante  di montagna. I pensieri nelle mia testa erano un chiaro turbinio.

Non ero più sicuro che la soluzione al dolore fosse non sognare  ma rileggendo il mio testo, rileggendo tutti quei concetti che io stesso avevo scritto, mi convinsi del fatto che fino a quel momento mi stavo sbagliando!

Mi resi conto di tutte le assurdità che dicevo e che pensavo, di tutti quei concetti astrusi che credevo realtà indiscusse.

Ma principalmente mi resi conto di quanto ero stato codardo, di tutto ciò che avevo evitato di fare per non soffrire e di tutto ciò che avevo perso non lasciandomi guidare dal mio sogno, avevo capito che non sognando soffrivo egualmente.

Io l’ho capito tardi ma non è mai troppo tardi!

Da quel momento cambiai e ora sogno, sogno, sogno!!!!

Ora penso che sognare sia una cosa importantissima ma che dico essenziale!!!!! perchè   sognare è   l’unica differenza fondamentale tra noi uomini e gli animali …. perché non ci limitiamo a vivere la nostra vita impassibili cercando solamente di sopravvivere. Noi sogniamo!!! e sognare   ci spinge a volere qualcosa di più dalla nostra vita, SOGNANDO ci impegniamo per migliorare .. per scoprire le infinite potenzialità che ci sono in noi!!! per cogliere la bellezza del mondo!!! per capire che SIAMO AL MONDO PER AMARE

Sognare significa lottare per i propri ideali, combattere per raggiungere i propri obiettivi decisi!!! Sicuri!!!! Convinti!!! Determinati!!! Felici i noi stessi.

IMPORTANTE È NON PERDERE MAI LA SPERANZA  E NON SMETTERE DI SOGNARE…

i  sogni ci porteranno lontano

TEONILLA 3^D

Cos’è la vita?

 

La vita è

viaggiare per scoprire anche il più minuscolo particolare dietro l’angolo.

La vita è

scoprire se stessi: una immensa miniera piena di “Preziosità” , scoperte solo e siamo capaci di guardarci dentro

La vita è

saper chiudere gli occhi per immaginare un mondo positivo

La vita è

saper vivere ogni singolo attimo cogliendo il miracolo della vita

La vita è

un dono irripetibile se lo sappiamo accogliere

La vita è

punti di vista: senza confronto non ci accorgeremo delle diversità e delle unicità che ci circondano

La vita è

essere positivi, senza pensare a ciò che non si ha, ma a ciò che si può raggiungere.

La vita è  una sola e bisogna viverla al massimo cogliendo il positivo

La vita è

volersi bene: se non si crede in se stessi, //non puoi credere nei sogni

La vita è

trovare la libertà di essere se stessi , per esprimersi come si è veramente per mostrarci ai nostri amici con la propria vera faccia, senza maschera

La vita è

porsi obiettivi per la battaglia che si fa per raggiugere i propri sogni, sapendo che al traguardo ci aspetta sempre a felicità

La vita è

amore senza ci sarebbe un mondo grigio, freddo e arido

La vita è

una prova da superare: nonostante le mille difficoltà e sconfitte dobbiamo riuscire a raccogliere tutte le forze per rialzarci e rincorrere i nostri sogni

La vita è

coraggio per trovare la forza dentro di noi per andare avanti

La vita è

destino,  a tutto c’è un perché , e, ogni cosa accade per un motivo

La vita è sogno, fatta di ostacoli che si possono superare con la passione di un sognatore

La vita è

migliorarsi, perché non c’è un limite e non ci si deve mai accontentare

La vita è

confronto perché siamo tutti diversi e abbiamo idee uniche da condividere

La vita è

amicizia, perché senza saremo come un puzzle con pezzi mancanti

La vita è

essere unici, originali, diversi, perché senza diversità non avrebbe senso essere se stessi

Se stessi. ///Unici. ////Imperfetti. ////Speciali

SILVIA 2^D

MARTNA 2^D

Le sensazioni del cuore

 

Cara compagna delle elementari,

tutto bene nella tua scuola? Ti voglio raccontare la settimana per me più bella dell’anno : LA SETTIMANA DELLA Week4UDA.

Nella settimana dal 25/03 al 28/03 con la prof.ssa Rossi abbiamo iniziato un’attività sulle parole del cuore. Siamo partiti con questa attività a dicembre e l’abbiamo conclusa a marzo. La prof.ssa ci ha proposto questo lavoro per imparare a essere felici , e infatti, soprattutto (in quella settimana) il sorriso non ci è mai mancato. Nella settimana della Week4 UDA l’obbiettivo finale era quello di imparare a lavorare da soli , e di sviluppare un lap-book che mettesse il sorriso a chi lo leggeva .

Abbiamo iniziato , come detto prima a dicembre , creando dei bigliettini per ognuno dei nostri compagni di classe scrivendo cosa ci piaceva di lui o di lei; questi bigliettini li abbiamo aperti, però, solo la mattina di Natale ed è stato un bellissimo regalo.

Tornati dalle vacanze abbiamo svolto la seconda attività con la quale abbiamo scelto e descritto delle foto personali della nostra vita in cui ci sentivamo bene  . Un mese dopo circa la prof.ssa Rossi ci ha fatto ascoltare la canzone di Simone Cristicchi: “ABBI CURA DI ME”, abbiamo trascritto il testo della canzone ed evidenziato delle frasi o parole significative e le abbiamo animate, ovvero abbiamo inserito delle immagini a rappresentare le frasi della canzone.

Verso febbraio ci siamo “trasformati” in giornalisti e abbiamo intervistato i nostri parenti (nonni e genitori) sugli aspetti della comunità adulta, su come ci si sente a farne parte e su come è accaduto il passaggio da ragazzi ad adulti . Poco prima che iniziasse la Week abbiamo trascritto il testo del bambino e le stelle marine, e ci ha fatto capire che anche nelle cose più grandi si comincia sempre da piccoli gesti. Finalmente è arrivata la settimana della Week4UDA e il primo giorno abbiamo raccolto le idee mentre il pomeriggio a casa abbiamo cercato immagini sull’amore, sulla solidarietà e su come essere felici , cercato frasi significative sulla felicità.

Il secondo giorno abbiamo elaborato il progetto e iniziato a creare il lap-book , alla fine delle ore l’aula era  brillantinata e luccicante , perchè usando i brillantini abbiamo dato un tocco di magia all’aula.

Alla fine dei quattro giorni c’erano ventidue lap-book che davano felicità . In questa attività ho capito l’importanza di essere responsabili, per non perdere i propri materiali , essere organizzati e puntuali nella consegna del lavoro. Questo lavoro era da fare singolarmente ma comunque ci siamo aiutati a vicenda , chiedevamo informazioni e pareri su come stava venendo il progetto oppure se si doveva aggiunger brillantini o foto. Ho capito che anche da sola posso sviluppare idee e prodotti molto più belli di come me li immaginassi e che  se ci sono degli ostacoli bisogna superarli per andare avanti . Le conoscenze che ho acquisito , come superare gli ostacoli e produrre un lap-book che esprimeva delle emozioni pur essendo un foglio di carta mi serviranno in futuro con il vantaggio che invece di scrivere un testo che difficilmente ricordi invece un lap-book colorato ti rimane impresso nella memoria. Al mio lavoro darei un 10 perchè mi è piaciuto tutto dal costruire il lap-book alle informazioni contenute al suo interno, non cambierei niente del mio lap-book perchè è come se “parlasse” ed esprimesse come essere felici.

Cara amica di scuola, e per te qual’è stato il momento più bello di quest’anno ? Ci sentiamo presto.

ANGELA 1^B

CON IL CONTRIBUTO DI MARTA 1^B