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Lock down: come farlo diventare un opportunità di crecita

   LA D.A.D. UN NUOVO MODO DI FARE SCUOLA

Questo periodo di didattica a distanza è stato difficile per tutti quanti, ma, nello stesso tempo, grazie a questo nuovo modo di insegnamento abbiamo imparato e capito quanto le cose che prima ci sembravano scontate adesso sono veramente importanti.

Questi mesi di scuola online è stata una prova per tutti ci siamo messi in gioco, abbiamo imparato ad utilizzare meglio uno strumento che prima magari non usavamo così tanto, abbiamo cambiato le nostre abitudini e abbiamo instaurato un maggiore dialogo con la nostra famiglia.

Con le lezioni online ti trovi in una classe virtuale con tutti i tuoi compagni e professori. 

Da una parte sei molto più concentrato e riesci a seguire le lezioni con molta più attenzione perché non senti brusii o persone che disturbano o scherzano ma dall’altra si rimpiange anche tutto quel “movimento sonoro” che c’è all’inizio e durante una lezione: il tonfo dei libri che vengono depositati sui banchi, le immancabili sedie che si muovono, le penne che cadono, gli starnuti ecc.

Ci manca purtroppo il contatto con i compagni, la battutina che ti fa sorridere, il racconto di quello che è successo il giorno prima e con i professori, la parola d’incoraggiamento,  la spiegazione di un particolare errore sul compito… 

Questo è stato un anno diverso dagli altri, senza relazioni tra compagni, a volte per rallegrarti la giornata ti basta vedere un tuo compagno sorridere ma questo ora non è possibile; senza relazioni con i professori che in presenza con un semplice sguardo sono in grado di capire i tuoi stati d’animo e quindi darti un consiglio che risolleva la tua giornata.

Ma come diceva Galileo Galilei da “un problema possono nascere delle opportunità” e così in questo periodo abbiamo potuto rafforzare i rapporti familiari, condividendo maggior tempo insieme e confrontandoci e dialogando molto di più.

Abbiamo imparato a coltivare le amicizie anche rimanendo lontani grazie alla tecnologia, così da valorizzare le chiamate, i messaggi e le video chiamate con gli amici.

Abbiamo imparato a fare tutto ciò che ci piace anche restando a casa magari scoprendo anche dei talenti che erano nascosti.

La vita è una continua sfida, non bisogna spaventarsi delle novità ma coglierle con coraggio e entusiasmo per farle diventare delle opportunità- 

 

FERRARO SOFIA 2 B

 

Laboratorio di scrittura creativa

Se io fossi una rondine

 

Se io fossi una rondine

volerei alto in cielo,

canterei una bella canzone,1111111111111

farei una gara col vento

per sentire il suo soffio leggero sulle mie ali

e la sua forza delicata

che mi porterà sopra le case e montagne.

Se io fossi una rondine

regalerei il mio canto a chi è infelice,

a chi non sta bene

a chi chiede la pace dentro di sé.

Regalerei la mia vitalità e la mia astuzia

a chi cerca speranza

a chi è debole nel corpo e nell’anima

a chi cerca il sostegno.

ALESSANDRO FASOLATO1111111111111

Fotogrammi di legalità: La responsabilità dei propri comportamenti

Alcuni ragazzi delle seconde hanno partecipato a un progetto di scuola X intitolato “La responsabilità dei propri comportamenti”; guidata dalla prof.ssa Rossi e dall’insegnante dell’Università di Trento Giulia dal Santo. L’attività è iniziata l’ultima settimana di ottobre e si è concluso con la presentazione del lavoro ai bambini delle classi quinte delle scuole elementari del nostro comprensivo.

Il progetto consisteva nella realizzazione di cartoline educative.

Abbiamo creato sei tipologie di cartoline, corrispondenti alla descrizione della storia di sei personaggi, che, trasgredendo le regole hanno cambiato alcuni aspetti negativi della storia: i personaggi sono Martin Luther King che ha difeso i dritti degli afroamericani, Rosa Parks che ebbe il coraggio di non alzarsi dal posto riservato agli uomini bianchi nell’autobus, Aldo Capitini che organizzò la Marcia della Pace da Perugia ad Assisi  , Iqbal Masih che difese i diritti dei bambini e si oppose allo sfruttamento minorile, Mahatma Ghandi che si interessò dei diritti civili e contrastò la segregazione razziale e infine Peter Norman che durante le premiazioni ai giochi olimpici del 1986 indossò una coccarda contro le discriminazioni razziali. In comune questi personaggi hanno  il coraggio di cambiare, l’accettazione consapevole delle conseguenze che spettava loro.

Conoscendo la vita di questi personaggi abbiamo imparato che quando si disobbedisce bisogna accettare le conseguenze a cui si va incontro, e che per cambiare le cose non bisogna aspettare che lo facciano gli altri ma iniziare te.

Per completare il lavoro abbiamo creato i ritratti dei personaggi per il frontespizio della cartolina. Ognuno di noi ha creato un ritratto, in tutto abbiamo realizzato 18 disegni, poi votando per alzata di mano abbiamo scelto l’opera che descriveva meglio la storia del personaggio disegnato.

Abbiamo imparato che per trasgredire le regole, in modo da cambiare qualcosa nel mondo, bisogna avere coraggio e sapersi assumere le proprie responsabilità.

Poi nella settimana dal 16 dicembre al 20 dicembre, siamo andati a presentare le cartoline nelle scuole elementari di Schio che appartengono all’Istituto Comprensivo A. Fusinato.

Nel giorno 16 dicembre una parte di gruppo si è recato alle scuole Don Gnocchi, mentre il 17 dicembre l’altra parte del gruppo è andato alle scuole V. da Feltre, arrivarci è stata una dura impresa: per raggiungere Giavenale bisogna prendere l’autobus, che però quella mattina abbiamo perso perché l’autista non ci visti alla fermata, perciò abbiamo dovuto aspettare l’ora successiva. Arrivati a Giavenale c’era la strada chiusa per lavori, così siamo dovuti scendere e proseguire a piedi fino alle scuole.

Il 18 dicembre tutto il gruppo è andato alle scuole Rosmini, e ci siamo divisi in tre sottogruppi  per presentare il progetto a tutte tre le classi. Le maestre sono state molto gentili e ci hanno offerto la merenda.

I bambini sono stati molto interessati al progetto e ci hanno posto molte domande per conoscere il personaggio presentato, la loro gioia è aumentata quando ad ognuno abbiamo regalato una cartolina come ricordo. E’ stato molto emozionante vedere che il lavoro che abbiamo fatto è stato apprezzato e la fatica ricompensata. Inoltre abbiamo regalato le cartoline anche agli ospiti esterni che sono venuti durante la settimana della Week4us.

Angela e Marta 2^ B, con l’aiuto di Sofia 2^ B

 

 

 

 

 

 

 

 

Da martedì 7 a venerdì 10 maggio ritorna il “Forum dei Mestieri” dedicato agli alunni delle scuole Medie di Schio, Torrebelvicino e Valli del Pasubio.

L’evento si è svolto presso lo Spazio Shed e il lanificio Conte di Schio. Per chi non lo sapesse ancora, questo evento, è dedicato agli alunni di seconda media che devono iniziare a pensare quale scuola scegliere dopo la scuola. Non si tratta di conoscere le Scuole superiori ma piuttosto di avvicinarci al mondo del lavoro per capirlo, ma soprattutto per conoscere le varie aree lavorative dall’artigianato, all’industria, al mondo del commercio e dei libero professionisti perché, conoscendole prossimo capire quale lavoro potremo fare che metta in gioco le nostre potenzialità. Allo Spazio Sched, infatti, molte aziende, liberi professionisti del nostro territorio si sono messi a nostra disposizione per aiutarci a capire, darci spiegazioni, illustrarci i loro prodotti e rispondere alle nostre domande.

Il giorno 06/05/2019 noi della Scuola Fusinato abbiamo partecipato alla serata inaugurale “Forum dei Mestieri”.

Ma quella serata è stata diversa dalle solite serate di inaugurazione, era dedicata a noi ragazzi. C’erano moltissimi genitori, c’erano 4 ospiti d’onore che erano a disposizione di noi alunni per rispondere alle nostre domande e a tutti i nostri dubbi e curiosità sul nostro futuro di lavoratori.

Nello specifico c’erano 4 persone adulte con passioni diverse, che sono riusciti a trasformare le loro passioni nel loro lavoro attuale. Ciò che risulta molto chiaro è che sono persone soddisfatte e quindi felici e sorridenti; hanno risposto con passione e ci hanno incoraggiati ad avere fiducia nelle nostre potenzialità ed inseguire i nostri sogni.

Grazie al loro aiuto, sono riusciti a darci un’idea di ciò che vogliamo fare, o ciò che vogliamo scartare ma soprattutto come vogliamo diventare. Ma oltre questo, abbiamo imparato anche cose nuove, che ci serviranno in futuro.

E’ per questo che vogliamo ringraziarli di cuore.

Secondo noi, l’incontro è stato molto interessante, perché  ci ha permesso di cominciare a pensare al nostro futuro con la voglia di scoprire.

Come classi seconde, consigliamo di riproporre questa attività alle prossime classi.

 

BACCHION ALICE 12 ANNI

MONTAGNA MATILDE 12 ANNI

PIANALTO SOPHIA  12 ANNI

Gli artiglieri per il Forum dei Mestieri

 

 

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Al Forum dei Mestieri è una occasione per noi ragazzi di conoscere il mondo del lavoro e capire come dobbiamo prepararci ad esso nel modo migliore.

Sicuramente per allestire i tantissimi laboratori ci è voluto un gran lavoro, molto impegno e molta fatica.

Il Forum dei Mestieri è stato molto interessante e importante, ma chi dobbiamo ringraziare ? Gli artiglieri e nonno Marco.

Questo articolo è dedicato a loro che hanno contribuito a organizzare il Forum dei Mestieri che è  stato creato per gli studenti delle classi seconde medie di Schio Torrebelvicino e Valli del Pasubio e che hanno reso questo evento così speciale.                                                    Grazie per aver collaborato a realizzare la terza edizione del Forum dei Mestieri, è stato FANTASTICO!!! e siete stati fantastici!!!!!!!

Siete stati per noi un esempio da seguire , ci avete insegnato che è bello dare senza chiedere nulla in cambio: avete lavorato per noi e per il nostro futuro per questo vi diciamo a voce alta GRAZIE!!!                                                                                                                                                                                                                                                                           Michel  2^A                                                                                                                              Thomas 2^A                                                                                                                               Elton      2^A

Incontro con la scrittrice

 L’11 Marzo nell’auditorium della nostra scuola abbiamo parlato del suo fantastico libro CUORI DI CARTA dove si parla di due ragazzi che entrano in un istituto scolastico e grazie ad una pastiglia  cancellano la memoria dei ricordi negativi dei ragazzi che soffrivano per qualche esperienza negativa

I due ragazzi si conoscono scrivendo un bigliettino dentro il libro Puk il folletto e da li nasce un vetro amore per i due ragazzi, loro si chiama Dan ed Una.

Durante l’incontro abbiamo fatto delle domande ad Elisa sul libro ed lei ci ha risposto gentilmente alle risposte lei e noi siamo stati molto felici di questo incontro perché non tutte le scuola fanno questo genere di attività scolastiche.
In questo incontro abbiamo parlato del libro “Cuori di Carta” un opera che Elisa Puricelli Guerra ha creato nel 2012 ma che piace ancora nel 2019.
L’autrice ha risposto ad alcune alcune domande:
quanto tempo ci hai impiegato a scrivere il libro?
Beh, in realtà non ci ho impiegato tanto, circa un mese perchè è stata un’ idea istantanea.
Qual è il personaggio che ti assomiglia di più?
Il personaggio che mi assomiglia di più è Dan perchè è abituato a essere come  gli altri desideravano che fosse, e da bambina anche io ero così.
Nel libro ci sono particolari situazioni familiari, le hai vissute?
Si, mi ricordo come se fosse ieri che un giorno volevo scappare di casa come ha fatto Dan.
Ci sarà un sequel del libro?
No, non ci sarà un sequel ma un film in cui ci saranno eventi e narrazioni che non ci sono  nel libro.
Thomas 2^A
Michel 2^A
Elton 2^A                                                                                                                                   Simone 2^E

 

La felicità

La felicità è una preziosità che si trova nella miniera di ogni persona.

La felicità si trova ogni giorno,

Ogni persona ha il  suo tempo per trovarla è importante cercarla, chi prima e chi dopo.

la felicità è il sentimento positivo che ci porta ad essere ottimisti.

La felicità si apprezza dopo momenti in cui si è persa.

Bisogna non perderla se vogliamo.

Vivere al meglio ogni momento.

Ci si rendere conto di averla persa.

Quando è troppo tardi per prenderla.

La felicità oltre ad averla è bello donarla.

MARTINA 1^B

DOVE CI PORTERANNO I SOGNI

 

Io non ho mai sognato, ma non mi interessava sono sempre stato dell’idea che sognare fosse una cosa superflua, per persone deboli e addirittura inutile. O almeno questa era la scusa che utilizzavo quando mi chiedevano il motivo per cui non sognassi, il motivo per cui non ritenevo sognare una cosa importante…

ma la verità… La verità è che sognare mi metteva paura, io non lo volevo fare, non lo voglio più fare, perché ero stanco soffrire. Il motivo è che non volevo nutrire una speranza inutile, una speranza che per quanto bella ptesse apparire, per quanto bene mi facesse stare era destinata a svanire, portandosi via con se la felicità che alimentava.

Avevo  già sofferto in passato e non volevo che si ripetesse. Decisi quindi di rinunciare ai sogni per non soffrire nel momento in cui avessi capito che essi fossero irrealizzabili.

La mia idea rimase la stessa per svariati anni, fino a che un giorno mi chiesero di fare un testo il cui titolo era: “l’ importanza di sognare”. Non potevo di certo scrivere il mio vero pensiero, non avevo alternative avrei dovuto mentire.

Cominciai così di mala voglia a scrivere, scrivevo concetti a cui però non credevo veramente e motivazioni per me infondate, ma continuavo. Continuavo ad aggiungere pensieri, non riuscivo a smettere di scrivere e nemmeno  smettere di dubitare…

Non ero più sicuro dei miei pensieri, ma rileggendo il mio testo, rileggendo tutti quei concetti  che io stesso avevo scritto, mi convinsi del fatto che fino a quel momento mi stavo sbagliando!

Mi resi conto di tutte le assurdità che dicevo e che pensavo, di tutti quei concetti astrusi che credevo realtà indiscusse. Ma principalmente mi resi conto di quanto ero stato codardo, di tutto ciò che avevo evitato di fare per non soffrire non  rendendomi però conto che non sognando soffrivo egualmente.

Io l’ ho capito tardi ma non è mai troppo tardi!

Da quel momento cambiai completamente punto di vista…

ora penso che sognare sia una cosa importantissima ma che dico essenziale!

Penso  che sognare sia l’unica differenza fondamentale tra noi uomini e gli animali perché non ci limitiamo a vivere la nostra vita impassibili cercando solamente di sopravvivere. Noi sogniamo! e sognare è la cosa che ci spinge a volere qualcosa di più dalla nostra vita, non limitandoci a viverla seguendo il destino.

Ma imponendoci contro di esso per cambiarlo.

Sognare significa lottare per i propri ideali, combattere per raggiungere i propri obbiettivi se serve fregandosene del giudizio altrui.

Sognando ci impegniamo a migliorare la nostra vita, scoprendo le infinite possibilità che ci sono per noi e  per cogliere la bellezza del mondo e per capire che SIAMO AL MONDO PER AMARE !

Ma la cosa più importante è non smettere mai di sognare e non perdere mai la speranza perché sono i sogni che ci porteranno lontano

Per me, un vero sognatore è una persona forte, decisa e molto coraggiosa, un vero sognatore non si arrenderà mai e lotterà sempre per il suo sogno senza perdere mai e dico mai la speranza.

Per me il sogno è un desiderio profondo e molto ragionato, è la speranza di cambiare il proprio destino e la realtà che ci circonda è la voglia di dare una svolta importante alla propria vita.

Per me sognare è tutto, semplicemente tutto!

TEONILLA SARTORE 3^D

Incontro con le forze dell’ordine

il 20 novembre alle ore 15.00 alcuni alunni che partecipano al progetto “FOTOGRAMMI DI LEGALITA’” hanno incontrato le forze dell’ordine del nostro territorio, in auditorium erano presenti IL tenente della Guardia di Finanza Stefano Rezzello, il Comanndante della Polizia Altovicentino Scarpellini; il capo dei Vigili del fuoco Mauro Manfron e il capitano dei carabinieri Jacopo Mattone.

Abbiamo voluto fare un’intervista a questi ragazzi per sapere come si è svolto l’incontro.

Ecco le domande che I nostri compagni hanno rivolto alla forze dell’ordine

1-Perchè avete scelto di fare questo lavoro? Abbiamo scelto di fare questo lavoro per amore della discipline e dell’importanza del rispetto della legge(capo dei pompieri e carabinieri),mentre altri per caso (capo dei vigili e capo di finanza).

2-Cosa rappresentano per voi i cittadini? Per noi i cittadini rappresentano un punto di riferimento molto importante e fanno parte della nostra vita quotidiana.

3-Qual’è stato o sono I momenti in cui vi sentite fieri di svolgere il vostro lavoro? Siamo sempre fieri di quel che facciamo nel momento in cui indossiamo la nostra divisa. Non ci è successo nulla di ecclatante. E’ soddisfacente quando un cittadino viene a chiederci un aiuto oppure un consiglio.

4-Ci sono state delle volte in cui avete ricevuto minacce e in seguito avuto paura di essere aggrediti? Sì, a volte a volte abbiamo ricevuto minacce (carabinieri, Vigili, Guardia di Finanza), ma questo ci ha fatto venire ancora più voglia e istinto di continuare a fare il nostro lavoro.

5-Cos’è per voi il dovere? Per noi il dovere è regola che si deve sempre seguire per vivere serenamente.

6-Cambiereste il vostro lavoro? Se no, perchè? No non cambieremo lavoro, perchè ci piace aiutare e a volte salvare le vite delle persone.

Ora i nostri compagni ci espongono la loro esperienza di giornalisti: 1-Come si sono presentate le forze dell’ordine? Le forze dell’ordine si sono presentate facendo un breve riassunto della loro vita e del lavoro che svolgono ogni giorno.

2-Cosa avete fatto appena arrivati? Prima di iniziare l’intervista abbiamo introdotto l’argomento presentando il PPT che spiegava alcuni principi della nostra costituzione.

3-Qual’è l’aspetto che vi ha colpiti d loro? La cosa che ci ha colpito di più, è l’impegno e la passione che ci mettono nel loro lavoro. La consapevolezza del’importanza del loro ruolo, il rispetto per i cittadini.

4-Cosa avete pensato di loro? Abbiamo pensato che sono delle persone molto forti e coraggiose, perchè non tutti riuscirebbero ad affrontare certe situazioni.

5-Loro vi hanno fatto delle domande? Se sì quali? No, loro non ci hanno fatto delle domande, ma ci hanno rivolto molti apprezzamenti per il lavoro che abbiamo svolto e per la mission che ci siamo proposti di portare a termine.

6-Vi è piaciuta questa esperienza? Se si perchè? Sì, ci è piaciuta molto questa esperienza, perchè ci ha insegnato ad apprezzare il lavoro che fanno le forze dell’ordine. 7-Secondo voi è un’esperienza da ripetere anche l’anno prossimo? Se sì perchè? Sì, secondo noi è un’esperienza da ripetere anche l’anno prossimo, perchè ci ha insegnato molte cose.

Pianalto Sophia

Bacchion Alice

Montagna Matilde

La musica per sentirsi uniti

SANTA TELL ME ARIANA GRANDE

Santa tell me if you’re really there

Don’t make me fall in love again

If he won’t be here next year

Santa tell me if he really cares

‘Cause I can give it all away if he won’t be here next year

Feeling Christmas all around

And I’m trying to play it cool

But it’s hard to focus when I see you walking around the room

Let it snow, it’s blasting now

But I won’t get in the mood

I’m avoiding every mistletoe until I know

It’s true love that he thinks of

So next Christmas

I’m not all alone, boy

Santa, tell me if you’re really there

Don’t make me fall in love again if he won’t be here

Next year

Santa, tell me if he really cares

‘Cause I can’t give it all away if he won’t be here

Next year

I’ve been down this road before

Fell in love on Christmas night

But on New Year’s Day I woke up and he wasn’t by my side

Now I need someone to hold

Be my fire in the cold

But it’s hard to tell if this is just a fling

Or if it’s true love that he thinks of

So next Christmas

I’m not all alone, babe

Santa, tell me if you’re really there

Don’t make me fall in love again if he won’t be here

Next year

Santa, tell me if he really cares

‘Cause I can’t give it all away if he won’t be here

Next year

Oh, I wanna have him beside me like oh-oh-oh

On the 25th by the fire place, oh-oh-oh

But I don’t want no broken heart

This year I’ve got to be smart

Oh, baby

If you want me, if you want me

Santa, tell me if you’re really there

Don’t make me fall in love again if he won’t be here

Next year

Santa, tell me if he really cares

‘Cause I can’t give it all away if he won’t be here

Next year

Santa, tell me if you’re really there

Don’t make me fall in love again if he won’t be here

Next year

Santa, tell me if he really cares

‘Cause I can’t give it all away if he won’t be here

Next year

Babbo Natale, dimmi se sei veramente lì

Non farmi innamorare di nuovo

Se non sarà qui il prossimo anno

Babbo Natale, dimmi se ci tiene davvero

Perché posso dare via tutto se non sarà qui il prossimo anno

 

Sentendo il Natale tutto intorno

E sto cercando di viverlo con divertimento

Ma è difficile mettere a fuoco quando lo vedo camminare attraverso la stanza

Fai nevicare sta brillando adesso

Ma non lo comprendo nel giusto umore

Sto evitando ogni vischio fino a quando non so che è vero amore

Quello che lui prova

Così il prossimo Natale non sono tutta sola, ragazzo

 

Babbo Natale, dimmi se sei veramente lì

Non farmi innamorare di nuovo

Se non sarà qui il prossimo anno

Babbo Natale, dimmi se ci tiene davvero

Perché posso dare via tutto se non sarà qui il prossimo anno

 

Ho già percorso questa strada prima

Innamorata nella notte di Natale

Ma sapevo che mi avresti detto che mi sono svegliato e tu non eri al mio fianco

Ora ho bisogno di qualcuno da abbracciare

Che sia il mio fuoco nel freddo

Ma è difficile capire se questo è solo un flirt o se è vero amore

Quello che prova

Così il prossimo Natale non sarà tutta sola, ragazzo

 

Babbo Natale, dimmi se sei veramente lì

Non farmi innamorare di nuovo

Se non sarà qui il prossimo anno

Babbo Natale, dimmi se ci tiene davvero

Perché posso dare via tutto se non sarà qui il prossimo anno

 

Oh Voglio averlo accanto a me ooh

Il 25, accanto al camino ooh

Ma non voglio nessun cuore spezzato

Quest’anno ho avuto modo di essere intelligente

 

Oh baby

Babbo Natale dimmelo

Babbo Natale dimmelo

Babbo Natale dimmelo

Se lui sarà qui

 

Babbo Natale, dimmi se sei veramente lì

Non farmi innamorare di nuovo

Se non sarà qui il prossimo anno

Babbo Natale, dimmi se ci tiene davvero

Perché posso dare via tutto se non sarà qui il prossimo anno

 

Babbo Natale, dimmi se sei veramente lì

Non farmi innamorare di nuovo

Se non sarà qui il prossimo anno

Babbo Natale, dimmi se ci tiene davvero

Perché posso dare via tutto se non sarà qui il prossimo anno

da Angela 1^ B augurandovi un felice Natale a tutti voi